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Glissando su generi musicali e tendenze,gli Hood approdano al sesto capitolo della loro storia.La formazione di Leeds,da sempre attenta al susseguirsi degli scenari indie,in completa grazia realizza un album che semplicisticamente potremmo definire splendido e raggiante.Trascendenza totale.
Chris Adams e soci,spettrali e caracollanti nel definire contorni dal mood angelico e annichilente,disegnano nuovamente traiettorie plasmate attraverso oscillazioni futuribili e paradisiache.
"Outside Closer" è un magnifico spaccato di sonorità pervasive,sinuose,sensuali,raccolte tra spumosi poeticismi acustici e roteanti 'speculazioni' elettroniche.Innegabile una 'carnosa' e diffusa malinconia lungo l'intero album,dai riflessi intimisti,sacrali.
Con "Outside Closer" gli Hood riescono mirabilmente a fare sfoggio di melodie eterne,carpite alla ciclicità di ogni prezioso istante che valga la pena ricordare.
Un indescrivibile connubio tra empatiche forme di esistenzialismo pop ed immensi,immoti impressionismi ambientali.Fate vostro "Outside Closer" e spingetevi lontano,più che potete.
(Domino/Self)
5/5
- 14-6-2005
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