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Sleater-Kinney-The Woods-CD |
Le tre eroine per eccellenza dell'indie-rock a stelle e strisce Carrie Brownstein, Corin Tucker e Janet Weiss(originarie di Olympia,ma attualmente di stanza a Portland,Oregon)sono nuovamente 'on the road' con un album assolutamente entusiasmante(è proprio il caso di dirlo),che difficilmente avremmo immaginato potessero arrivare a concepire con tale determinazione,scaltrezza e tenacia.
Una lucida ed autorevole testimonianza che ci rammenta come il passare degli anni non sempre debba necessariamente corrispondere a manifestazioni di appiattimento o impoverimento dei linguaggi creativi testuali/musicali.
Niente di trascendentale,sia chiaro,ma il caso vuole che a fare la differenza in "The Woods" sia il tentativo di non ripetersi abusando pedissequamente della medesimo schema sonoro,azzardando un po' più del dovuto,e aprendosi potenzialmente a nuove deraglianti soluzioni,forse le più incisive sin'ora adottate.
La produzione di Dave Fridmann(Flaming Lips,Mercury Rev,Low)deve essere stata cruciale nella ricerca dell'incandescente e magmatico sound chitarristico che marchia a fuoco le dinamiche dell'intero disco.
Vale a dire:un diluvio di distorsioni al limite della saturazione e un'effettistica abrasiva a servizio di viscerali impennate di (acido)rock-blues caratterizzate da lancinanti assoli di matrice endrixiana("The Fox","Wilderness","What's Mine Is Yours","Let's Call It Love").
Senza tralasciare parentesi emotive e cariche di pathos("Jumpers"),spensierate e genuine aperture melodiche("Modern Girl")o inevitabili affondi al cuore("Night Light").
(Sub Pop/Audioglobe)
5/5
Massimiliano Drommi
- 4-8-2005
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