Idaho-The Lone Gunman-CD

Chi ha ancora nel cuore una pietra miliare di depressivo slow-core
dalle forte tinte autunnali come "Year After Year",avrà anche bene
a mente la sigla Idaho,dietro la quale ritroviamo il suo mentore Jeff
Martin,sempre più consacrato a grigie e visionarie introspezioni
gestite e vissute in solitaria.

Evidenti ed innegabili i cambiamenti e le evoluzioni nella scrittura di
Martin nel corso degli anni:nonostante una ricerca negli arrangiamenti
(qui alquanto ariosi)e in una differente veste stilistica,a permanere è un
inestirpabile senso di solenne malinconia e facile vulnerabilità.

Tuttavia,a dettare le regole in "The Lone Gunman" non sono feedback
laceranti o i suoni prodotti da una chitarra a quattro corde,bensì infiltrazioni
di elettronica,evocativi effluvi di pianoforte,sfondi orchestrali e sprazzi di
Wurlitzer,tali da rendere alquanto 'dreamy' e fluttuanti le tracce della
raccolta.

Rimandi ai Sigur Ros("Echelon"),riflessioni al chiaro di luna("Live
Today Again"),raffinatezze pop("Have To Be","Kite","Cherry Wine"),
estemporanee goliardie ritmiche("Cactus Man Rides Again"):"The Lone
Gunman" è il decimo capitolo dello storia di Jeff Martin.Quando si dice
invecchiare bene.

(Talitres/Wide)

(3/5)

Massimiliano Drommi

- 21-11-2005

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