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Coadiuvata da Vlado dZihan, che ha prodotto l'album e contribuito per metą alla scrittura delle composizioni, esordisce Madita con una raccolta scintillante e dal fascino sottile.
Si avverte sin dalle prime battute una certa eleganza nella scelta delle sonoritą, vellutate, insinuanti, che vanno dritte al cuore.
Madita ha una voce degna di nota, ricca di sfumature, la cui impostazione verte su registri di chiara estrazione jazz.
Il disco risulta essere di pregevole fattura, intriso di atmosfere melanconiche e romantiche; superbo ed ammiccante nel trovare raffinate vie di fuga tramite l'utilizzo di una strumentazione classica ed elettronica.
Ad essere dipinti sono quadretti dal retrogusto amaro, che riecheggiano in diversi frangenti antichi amori trip-hop, in realtą determinanti nelle dinamiche delle tracce.
Struggente, austera e dolcemente suffusa č "Letter To You"; orchestrazioni e straordinario piglio evocativo in "Pushing"; incursioni glitch, visioni notturne, archi e pianoforte in "June".
Un album leggermente patinato, ma del tutto considerevole.
(Couch/Family Affair)
(3/5)
Massimiliano Drommi
- 13-4-2006
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