The Cherry Point - Night Of The Bloody Tapes - CD

La notte dei nastri sanguinanti: un titolo che è tutto
un programma. E qui si fa (forse) ‘sul serio’. Le etichette
losangeline Troniks e PACrec rappresentano la frangia
più oltranzista e iconoclasta del noise americano (mondiale?),
ideale dimora per progetti ‘sacrificati’ in nome del Dio rumore.

Phil Blankenship (l’uomo dietro la sigla The Cherry Point)
non deve dormire sonni tranquilli, e credo che abbia una
visione, diciamo così, molto personale della realtà. Ma
preferisco non approfondire oltre, per non scadere in
considerazioni troppo soggettive.

In “The Night Of The Bloody Tapes” sono raccolte tracce
apparse in origine su split-tapes condivisi con altri nomi
del giro come Ahlzagailzehguh, Black Sand Desert, Luasa
Raelon, Nkondi, Andy Ortmann, Pedestrian Deposit, The Rita.

Ciò che ne scaturiste non si discosta affatto da quanto già
sentito, ad esempio, nel recente “Black Witchery”: power-
electronics come vetriolo schizzato sugli occhi; sonorità
catastrofiche; muraglie e grovigli di frequenze distorte
tali da rasentare un parossismo inenarrabile. Inenarrabile.

(Troniks)

(3.5/5)

Massimiliano Drommi

- 6-3-2007

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