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AA.VV. - New York Noise Vol. 3 - CD |
Nuova ricognizione nei meandri della Grande Mela. Questa volta ad essere prese in esame sono delle produzioni che hanno impresso un segno negli anni compresi tra il 1979 e il 1984, più o meno lo stesso periodo analizzato nei precedenti due volumi.
Ma a fare la differenza sono i nomi ripescati, che non sono stati trattati nelle due uscite di cui sopra (salvo qualche eccezione).
Solitamente, quando si fa riferimento alla vecchia scena underground newyorchese di fine ‘70/inizi ‘80, ad essere presi in considerazione sono (sempre) i (soliti) Sonic Youth, Glenn Branca, DNA, Liquid Liquid, The Contortions e Suicide, i cui meriti sono incontestabili per aver rivoluzionato linguaggi sonori differenti, che ancora oggi vengono utilizzati come parametri con i quali confrontarsi.
Ma è bene non limitarsi a tali aspetti di ‘facciata’, dato che anche altri personaggi hanno agito nel contesto, contribuendo – seppur non in maniera così determinante – a delineare i contorni di una stagione irripetibile.
Ecco pertanto “New York Noise Vol. 3”, che chiama a raccolta (in buona parte) tracce spostate più sul versante elettronico: cupismi post-punk alla Joy Division e trasfigurazioni industrial (Implog); ritmiche sconnesse e pulsazioni paranoiche (Ike Yard); echi di Tuxedomoon (Dark Day, progetto del DNA R.L. Crutchfield); sciabordii atmosferici (Martin Rev, metà dei Suicide); dissonanze e destrutturazioni (UT); evanescenze e dissociazioni (Snatch); miagolii blues-wave (Judi Nylon); inconsistenze e pochezze (Boris Policeband); monotonia e anonimato (Dominatrix). Compilazione e note interne a cura di Stuart Argabright.
(Soul Jazz/Family Affair)
(4.5/5)
Massimiliano Drommi
- 29-3-2007
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