|
|
|
Hellwood - Chainsaw Of Life - CD |
Pare che Johnny Dowd e Jim White (coadiuvati da Willie B e Kim Sherwood-Caso) abbiamo deciso di incontrarsi con il pretesto di mettere mano al repertorio dei Wall Of Voodoo; ma a quanto pare l’idea iniziale di allestire una raccolta di cover è poi confluita in una serie di composizioni originali.
Cosa sia stato meglio non ve lo sappiamo dire, anche se un po’ di curiosità su come i nostri avrebbero potuto reinterpretare quelle meraviglie prodotte da Stanard Ridgway e soci resta.
Forse sarà per la prossima volta, o perlomeno ce lo auguriamo. La novità è comunque questo nuovo progetto, battezzato con la sigla Hellwood, dove i due songwriter statunitensi si alternano (alla scrittura e alle voci) regalandoci un album che contempla - come base di partenza - sonorità tipicamente made in U.S.A. Il contrasto tra stili diversi è piuttosto evidente: Dowd tira dritto verso ambientazioni notturne e malsane, mentre White predilige le melodie trasognate e delicate.
Tuttavia “Chainsaw Of Life” conserva sì episodi variegati, ma che ben si legano tra loro: ballate avvolgenti (“A Man Loves Is Wife”, “Thomas Dorsey”); essenze new-wave e slanci pop evocativi (“Alien Tongue”); riflessi hip-hop di memoria Soul Coughing (“God’s Back Pocket”, “The Good Die Young”); accelerazioni quasi garage-punk (“Chicken Snack”); filastrocche zuccherose (“Spider In The Bed”); bizzarie country/hard-rock (“Man In A Plaid Suit”); accenti bluesy (“Ten Commandments”) e atmosfere rilassate alla Calexico (“Dream On”).
E alla fine riusciamo a rintracciarli i Wall Of Voodoo: credevamo che fossero presenti solo nello spirito, e invece appaiono proprio nella sostanza di “Fireworks Factory”, traccia che riconduce immediatamente a “Factory” (presente su “Call Of The West”).
(Munich Records/I.R.D.)
(5/5)
Massimiliano Drommi
- 13-4-2007
spedisci
questa news ad un'amico commenta news: vai al forum
|
|
|
|
n
e w s l e t t e r
|
Per
notizie sempre fresche, barzellette, curiosita' ed altro ogni lunedi.
Iscriviti, e' gratis!
|
|