Estragon: programma maggio 2007

Mer 2 maggio – THE HORRORS (Rock – UK)

A CURA DI GRINDING HALT.

Sono il nuovo gruppo rock della Gran Bretagna. Faris Rotter (vero nome Faris Badwan - voce), Tomethy Furse (basso), Joshua Von Grimm (chitarra), Spider Webb (organo) e Coffin Joe (batteria) sono schizzati in pochi mesi dallo status di piccola band di culto alla copertina dell'NME, che dallo scorso agosto non ha smesso di promuoverli. Il gruppo di Southend è stato assemblato solo nell’agosto 2005 e propone un garage rock aggressivo, che ha subito fatto breccia nel pubblico. Tanto è vero che il loro primo EP "Sheena Is A Parasite" è andato sold out in poco tempo. Nel 2006 è uscito il singolo "Death At The Chapel", mentre il 5 marzo di quest’anno è finalmente uscito l’album di debutto, "Strange house", a cui ha lavorato anche Nick Zinner degli Yeah Yeah Yeahs. Rotter, che studia arte, ha illustrato l’album con i suoi disegni.

Ore 22,30 – Ingresso 15 euro



Gio 3 maggio – THE SWEET (Glam rock – UK) UNICA DATA ITALIANA + MARKONEE

A CURA DI BOLOGNA ROCK CITY.

I britannici The Sweet furono tra i più grandi esponenti del glam-rock negli anni Settanta e fonte di ispirazione per molti gruppi successivi. Il primo nucleo della band si formò nel 1966 per iniziativa del batterista Mick Tucker (morto nel febbraio 2002) e dal cantante Brian Connolly (scomparso nel febbraio '97). Il loro primo successo fu “Blockbuster”, che ad inizio '73 raggiunse il primo posto della classifica britannica dei singoli. I loro singoli più conosciuti in Italia furono “Ballroom blitz” e “Teenage rampage”. In UK entrarono per l'ultima volta in Top 10 nel '78 con “Love is like oxygen”. Nel 2005 con “The Sweet according to Sweden” (un album di cover) sono tornati a farsi sentire.

Ore 22,30 – Ingresso 20 euro



Sab 5 maggio – PERTURBAZIONE + MARCILO AGRO (Indie – Italia)

Perturbazione è una famiglia di 6 persone nata a Rivoli, alle porte di Torino. La loro storia si declina attraverso l’esordio “Waiting to Happen” (1998) e il seguito “36” (1999), centinaia di concerti in tutta la penisola, svariate compilation, e – nel 2002 – “In Circolo”, un disco che diventa un “best-seller” della discografia indipendente e raccoglie unanimi consensi presso la critica. “Canzoni allo specchio” (2005) segna un’ulteriore crescita nel percorso artistico e stilistico dei Perturbazione. Ne sono una dimostrazione i tre singoli estratti e i relativi videoclip: Chiedo alla polvere, Se Mi Scrivi (regia di Guido Chiesa, tra i protagonisti Marina Massironi e Carlo Lucarelli) e Animalia (toccante cortometraggio realizzato in animazione da Tommaso Cerasuolo, cantante della band). “Pianissimo fortissimo”,pubblicato nell’aprile 2007 su etichetta Capitol-EMI Music, è il quinto album dei Perturbazione.

Ore 22,30 – Ingresso gratuito



Lun 7 maggio – CAT POWER (Indie rock – USA)

Cat Power (vero nome Chan Marshall) nasce ad Atlanta (Georgia) ed è figlia d’arte (il padre è pianista). Nel 1991 abbandona gli studi e si trasferisce a New York, dove si mette in luce negli ambienti underground esibendosi come spalla a Liz Phair. Il batterista dei Sonic Youth Steve Shelley e Tim Foljahn dei Two Dollar's Guitar decidono di farle da backing band e nel 1995 esce il suo primo EP, “Dear Sir”, al quale seguirà “Myra Lee” l’anno successivo. La notorietà arriva nel 1996 con “What Would The Community Think?”, trainato dalla hit underground "Nude As The News". Nel 1998 arriva “Moon Pix”, il secondo album, ancora una volta osannato dalla critica. Due anni più tardi è la volta di "The Covers Record", un tributo, fra gli altri, a Bob Dylan, Nina Simone, Moby Grape, Lou Reed e Pavement.

Nel 2003 è la volta di “You Are Free”, con la partecipazione di Eddie Vedder e Dave Grohl; un album dalle atmosfere meno ruvide che in passato, in cui Chan dà libero sfogo al suo amore per la musica americana e per il folk tradizionale. Nel 2006, “The Greatest”, registrato con la collaborazione delle vecchie glorie del soul Mabon "Teenie" Hodges, Leroy "Flick" Hodges, e Dave Smith a Nashville, segna un parziale distacco dalle redici folk-blues per aprirsi a sonorità soul, grazie all'utilizzo anche di archi e pianoforti.

Ore 22,30 – Ingresso 18 euro



Mer 9 maggio – DYING FETUS + SKINLESS + CATTLE DECAPITATION (Grind metal – USA) – UNICA DATA NAZIONALE

A CURA DI HARD CASH MANAGEMENT.

I DYING FETUS sono Senza dubbio una delle band più interessanti della scena estrema americana. In attività sin dal 1991, la band è sopravvissuta a numerosi cambi di line-up. I Dying Fetus si sono distinti per avere combinato il death metal con influenze hardcore, sviluppando così una propria forma di grindcore. Negli ultimi anni sono balzati agli onori delle cronache grazie alla qualità di dischi come "Destroy The Opposition" (2000) e "Stop At Nothing" (2003). Dopo aver sfornato in carriera in totale 4 full-lenghts e vari EP, è arrivato ora il nuovo album “War Of Attrition”. Uscito a marzo, è licenziato dalla Relapse Records.

Il gruppo americano di brutal death metal sarà in concerto all’Estragon per la sua unica data italiana.

Ore 22,30 – Ingresso 17 euro



Gio 10 maggio – CAPLETON (Reggae - Jamaica)

A CURA DI PIRATES PRODUCTION

Parole contro la corruzione morale e politica e contro la dominazione sui neri. Sono quelle del musicista giamaicano Clifton George Bailey, in arte Capleton, indiscusso profeta del reggae moderno. Per le sue idee e le sue invettive si guadagna fin da giovane il rispetto della comunità, che comincia a chiamarlo Prophet (Profeta) oppure, utilizzando il nome di uno dei più amati giudici jamaicani di quegli anni, Capleton. Nei primi anni Novanta si fa subito conoscere per un dj style arrabbiato. "Alms House" del 1992 è il suo manifesto, che lo lancia - appunto - come profeta. Seguono altre due bombe da dancehall come "Music Is A Mission" e soprattutto "Tour". A metà degli anni Novanta firma un contratto discografico con la Def Jam con cui pubblica "Prophecy" e "I-Testament". Ma l’anno d'oro è il 1999, quando Capleton sforna due megahit: "Jah Jah City" e "Good In Her Clothes". Seguono gli album "More Fire" (2000), "Still Blazin” (2002), "Voice Of Jamaica" (2003) e, nel 2004, "The People Dem" e "Reign Of Fire". Nel suo tour italiano del 2005 è stato fortemente criticato e attaccato con l’accusa di omofobia dalla comunità gay per l’odio contro gli omosessuali espresso nei testi delle sue canzoni.

Ore 22,30 – Ingresso da definire



Sab 12 maggio – BLOC PARTY (Rock – UK) + BIFFY CLYRO

I BLOC PARTY sono un gruppo di quattro ragazzi cresciuti con la cultura rock e pop degli anni compresi tra il 1976 ed oggi. Come tutte le band agli esordi, nella loro cantina hanno provato e riprovato brani di Pixies, The Cure, The Smiths, New Order, Sonic Youth e tutta la musica british post-punk. Fortunatamente non arenandosi alla semplice emulazione, hanno sviluppato un loro suono che li ha portati a produrre il primo EP “Banquet” e poi l’attesissimo album del debutto “Silent Alarm” nel febbraio 2005.

Il disco li ha catapultati immediatamente sotto i riflettori di tutto il mondo, raccogliendo fans e consensi ovunque. Eletto da molte testate giornalistiche “album dell’anno”, ha venduto un milione di copie in tutto il mondo.

Il secondo, atteso lavoro di Kele Okereke (voce/chitarre), Russell Lissack (chitarre), Gordon Moakes (basso/voce) e Matt Tong (batteria) é uscitoer il 2 febbraio 2007 e si intitola “A Weekend In The City”. Il disco é ispirato dall’interesse del cantante Kele Okereke per quello che lui chiama “il rumore vivente di una metropoli”. In “Weekend In The City”, la band cattura ogni dettaglio, dal più frivolo al più terreno, della vita quotidiana all’interno di una città moderna, e la pacata desolazione che si infiltra in ogni cosa: dagli spostamenti con i mezzi al sesso occasionale, dall’uscire un venerdì sera al lungo ritorno a casa in macchina nelle prime ore del mattino. Sono canzoni che cercano disperatamente di comprendere il significato che pulsa sotto i momenti del nostro quotidiano: scoppiano di tensione, paranoia, tristezza, amore, e di un intenso bisogno di capire come la vita in città sia diventata così spiazzante.

Ore 22,30 – Ingresso 22 euro



Mer 16 maggio – MOONSTONE PROJECT feat. GLENN HUGHES

A CURA DI BOLOGNA ROCK CITY.

Moonstone Project è la creatura musicale di Matt Filippini, musicista attivo da anni sulla scena italiana e attuale chitarrista della band che accompagna Ian Paice, il leggendario batterista dei Deep Purple, durante i suoi show europei. Moonstone Project nel maggio 2006 ha visto pubblicato il suo album “Time To Take A Stand”, una perla di hard rock con venature blues,che vede per la prima volta in 30 anni Ian Paice congiungersi musicalmente di nuovo con l’ex Deep Purple, Black Sabbath e Trapeze Glenn Hughes. L’album, uscito in tutto il mondo per l’etichetta inglese Majestic Rock, vede la partecipazione di altri nomi illustri della scena rock mondiale: Carmine Appice, Eric Bloom, Steve Walsh, Kelly Keeling, Graham Bonnet, Paul Shortino, ecc.

A Bologna il Moonstone Project propone uno show speciale, in cui oltre a riproporre brani dell’album, saranno presentati vari classici di Deep Purple e altri immortali brani rock, con la presenza di Glenn Hughes in veste di eccezionale special guest.

Ore 22,30 – Ingresso 20 euro



Gio 17 maggio – REZOPHONIC (concerto per l’Africa)

A CURA DI BOLOGNA ROCK CITY

“Rezophonic” è un progetto che coniuga rock alternativo e solidarietà. Su impulso di Mario Riso, al ritorno da un viaggio in Kenya con la Nazionale Artisti TV, è nata infatti l’idea di un disco per raccogliere fondi da destinare al progetto idrico di AMREF Italia, che ha come scopo la realizzazione di pozzi d’acqua nel Kajiado. Riso ha così radunato attorno al progetto alcuni fra i nomi più interessanti della scena musicale alternativa italiana. Alle 14 tracce di “Rezophonic” hanno contribuito, tra gli altri, Emo e Nitto (Linea 77), Roy Paci, Dj.Jad (Articolo 31), Morgan e Andy (Bluvertigo), Giuliano Sangiorgi (Negramaro), Omar Pedrini, Francesco Sarcina (Le Vibrazioni), Saturnino, L'aura, Pino Scotto, Madaski e i N.A.M.B.

Il primo singolo estratto dall’album, “Can you hear me?”, vede la partecipazione di Olly, Cristina Scabbia e Maus dei Lacuna Coil, G.L. Perotti degli Extrema, Marco Cocci dei Malfunk, Willee Nicastro e J.L. Battaglion dei Movida, Marco Trentacoste dei Deasonika, dj Aladyn di radio Deejay e lo stesso Mario Riso.

Prossimamente sarà disponibile l'elenco dei guest previsti per la serata.

Ore 22,30 – Ingresso 12 euro



Ven 18 maggio – THE EXCESS OF EVIIL TOUR feat. MARDUK, ENSLAVED, KEEP OF KALESSIN, MELECHESH, GOATWHORE PANTHEON 1 (Black metal – Svezia)

A CURA DI HARD CASH MANAGEMENT.

I MARDUK sono una black metal band nata nel 1990 in Svezia, grazie allo storico cantante della band Legion, al chitarrista Morgan, al bassista B.War, e al batterista Fredrik Andersson. Nel 1992 pubblicano il primo album "Dark Endless", ma è con "Opus Nocturne" (1994) che si fanno apprezzare dalla critica, per poi esplodere nel 1999 con "Panzer Division Marduk".

Nel 2003 esce "World Funeral", che consacra i Marduk fra i gruppi leggendari del black metal.

Con uno stravolgimento di line-up i Marduk si ripresentano nel 2004 con “Plague Angel” e il "Live in Warshau".L’ultima fatica, uscita quest’anno, è "Rom 5:12".

A completare il cast della serata il gruppo norvegese black/viking metal ENSLAVED, gli altri norvegesi KEEP OF KALESSIN, i MELECHESH, con le loro influenze mediorientali, i GOATWHORE e i PANTHEON 1

Ore 19,30 – Ingresso 24 euro



Sab 19 maggio – GIARDINI DI MIRO’ (rock – Italia) + PIANO MAGIC (Pop Wave – UK)

I Giardini di Mirò provengono da Cavriago, in provincia di Reggio Emilia. Il nucleo storico del gruppo è formato da Jukka Reverberi, Corrado Nuccini, Luca Di Mira e Mirko Venturelli. Da qualche anno è subentrato alla batteria Francesco Donadello, che ha sostituito Lorenzo Lanzi. La storia ufficiale dei Giardini inizia nel 1998 con il primo Ep autoprodotto e le conseguenti esibizioni live, anche se in forma embrionale il progetto nasce nel 1995 da una collaborazione fra Corrado Nuccini e Giuseppe Camuncoli (oggi noto fumettista).

La discografia della band è pressochè sterminata, esistendo a fianco dei tre album "ufficiali" “Rise And fall of Academic Drifting”, “Punk... Not Diet!” e il recente “Dividing Opinions”, una miriade di Ep, remix e raccolte di inediti. Se il suono degli esordi era maggiormente influenzato dalle sonorità "post rock", oggi si è evoluto verso un suono più intelligibile, riprendendo le strutture della forma canzone filtrata attraverso il "caleidoscopio psichedelico" del gruppo.

"Dividing Opinions" è l'ultimo lavoro del quintetto emiliano, datato 2007.

Ore 22,30 – DA CONFERMARE



Dom 20 maggio – DARK FEST 2007

Dalle ore 15,30 – Mostra mercato e sfilata gotica The ROCKY HORROR TRIBUTE SHOW.

Dalle ore 19,00 – 69 EYES + MACBETH + BELLADONNA + SLEEP OF THETIS + VALKYRE

A CURA DI BOLOGNA ROCK CITY.

Headliner della domenica più gotica che Bologna abbia mai conosciuto saranno i 69 EYES. La band di Helsinki (Finlandia) dai primi anni 90 ed è uno dei gruppi più seguiti all’interno degli ambienti rock/dark. Considerati uno dei gruppi più provocatori e “pericolosi” dell’ambiente, i 69 eyes propongono una musica che può essere definita Goth’n Roll. Il cast della serata si completa con MACBETH, BELLADONNA, SLEEP OF THETIS e VALKYRE. Ma non c’è solo il live: oltre al confermatissimo ROCKY HORROR TRIBUTE SHOW sarà anche presente lo staff di sceneggiatori e disegnatori del fumetto DAMPYR della Sergio Bonelli Editore, che realizzeranno una litografia apposta per il Dark Fest da fare firmare a tutti gli appassionati. Nel pomeriggio infine la bella e sensuale SFILATA GOTICA by Feronia. E non finisce qui! Saranno presenti espositori da tutta Italia: arte, tatoo, fumetti, dischi, abbigliamento, gadgets, robotica, narrativa, cinema. Soprattutto nel campo del cinema, Dark Fest sta allestendo l'esposizione più fornita in Italia di cinema horror: oltre 400 titoli differenti che coprono quasi tutti i film HORROR disponibili sul mercato nazionale e moltissimi di questi a prezzo speciale (dai 5 ai 15 euro).

Ingresso 12 euro.



Gio 24 maggio – per ROCKER FESTIVAL

SPARKLEHORSE + FENNESZ (Indie rock – USA)

Gli Sparklehorse sono la band di Mark Linkous. Anzi, sono essenzialmente Mark Linkous.

Molta della musica degli Sparklehorse è introspettiva, malinconica, dai testi surreali. Il loro “unofficial Italian fan club” la definisce come “noise-pop, alternative country-rock, indie-rock, alternative pop-rock”. Il primo album è l’acclamato “Vivadixiesubmarinetransmissionplot” (1995), che ha successo soprattutto nelle college radio, le radio dei campus universitari. Durante il seguente tour Linkous viene trovato svenuto nella sua stanza d'albergo di Londra dopo aver ingerito un cocktail pericoloso di valium e antidepressivi. Al risveglio un arresto cardiaco lo porta in ospedale, dove rischia di perdere entrambe le gambe e subisce numerosi e dolorosi interventi chirurgici. L'album “Good Morning Spider” (1999) contiene in effetti canzoni dolorose, ma l’autore afferma di averle composte prima dell’incidente. Nel 2001 esce “It’s a wonderful life”, che presenta importanti collaborazioni firmate PJ Harvey e Tom Waits. A cinque anni di distanza gli Sparklehorse tornano con “Dreamt for light years in the belly of a mountain”. Quella al RockER Festival è una data imperdibile anche per la presenza di Christian Fennesz come special guest.

Ore 22,30 – Ingresso 15 euro



Sab 26 maggio – per ROCKER FESTIVAL

LOW (Indie rock – USA)

Nati a Duluth, Minnesota, nel 1993, i Low si fanno subito notare come una delle band di punta della scena slow-core statunitense, per l’incedere ipnotico e narcotizzante delle loro composizioni, dal fortissimo fascino suggestivo. Ma la band preferisce per il proprio sound "qualunque definizione che contenga il termine minimalismo".

Il trio, composto dalla coppia marito-moglie Alan Sparkhawk e Mimi Parker (rispettivamente alla chitarra e alla batteria) e dal bassista John Nichols (poi sostituito, dopo il primo disco, da Zak Sally) debutta nel 1994 con l’album “I could live in hope”, per poi raggiungere il successo – nel 1996 – con “The curtain hits the cast”. Ancora successo di pubblico e critica arrivano con gli album "Secret Name" del 1999, "Things We Lost In The Fire" del 2001 e "Trust" del 2002. Nel 2005 esce "The Great Destroyer" e Sally lascia il posto a Matt Livingston. Ma l'attività dei Low non si ferma. Il 19 marzo 2007 è uscito il nuovo album dei Low, “Drums and Guns”, l'ottavo della carriera, che contiene influenze dub e reggae.

Ore 22,30 – Ingresso 16 euro.



Lun 28 maggio – – per ROCKER FESTIVAL

SLINT + EXPLOSIONS IN THE SKY (Indie rock – USA)

Gli Slint, da Louisville, sono famosi come il gruppo che ha dato i natali al post rock. Capaci di segnare un'epoca, senza forse neanche volerlo, gli Slint sono alfieri di un hardcore completamente stravolto e privato della propria natura, dal ritmo cadenzato e dalla struttura innovativa, lontana da qualsiasi cliché tipico del rock. Il primo nucleo della band nasce nella metà degli anni ’80 da un gruppo di dodicenni, gli Squirrel Bait. Quando questi si sciolgono, i due fondatori Brian McMahan e Britt Walford coinvolgono il chitarrista David Pajo e il bassista Ethan Buckler per dare vita agli Slint. Il primo disco è subito una pietra miliare del rock, quel "Tweez" del 1989, a cui aveva messo le mani anche Steve Albini. Quando Todd Brashear subentra a Buckler, nel 1991 esce “Spiderland”, unanimemente considerato il capolavoro della band e uno dei dischi più influenti e monumentali degli anni ’90. Nel 1994 esce ancora un EP e poi la band si scioglie. Tutti proseguono un proprio percorso musicale: McMahan forma the For Carnation (dove suoneranno anche Pajo e Walford); Pajo pubblicherà svariati dischi facendo uso di diversi pseudonimi e farà parte di Tortoise e Zwan; Buckler entrerà nei King Kong; Walford continuerà suonando nei Breeders (per l'album "Pod") e nei Bastro prima di ricongiungersi con Buckler nei King Kong.

A distanza di oltre 10 anni, nei primi mesi del 2005, tutte queste esperienze tornano a ritrovarsi sotto il nome Slint per una reunion live.

Ore 22,30 – Ingresso 20 euro.



Mer 30 maggio – SALENTO FESTIVAL con BOO BOO VIBRATION (Reggae), FOLKABBESTIA (Folk), VILLA ADA POSSE (Hip Hop)

A CURA DI GET UP CONCERTI

Serata dedicata alle band provenienti dal Salento. Da una parte il reggae dei BOO BOO VIBRATION, il gruppo nato a Bologna nel 1999 dall’unione di elementi provengono dal sud e dal Salento. I FOLKABBESTIA, invece, da dieci anni portano in giro una vera festa itinerante fatta di punk, folk, rock, ska, musiche balcaniche, danze irlandesi e tradizione pugliese. La loro ultima fatica, “25-60-38 Breve saggio sulla canzone italiana” (2006), ripropone famose canzoni italiane dagli anni ’30 agli ’80 riarrangiate secondo il miglior Folkabbestia-style.

Ospiti “stranieri”, perché di Roma, i VILLA ADA POSSE. Ginko, Raina, Lady Flavia e Brusco, ancora una volta supportati dalla Shanty Band, sono pronti ad infuocare il palco: piu di 2 ore di show per ripercorrere una storia che continua da oltre 10 anni.

Ore 22,00. Ingresso 5 euro.


Inoltre:

ogni venerdì alle ore 24 “Helter Skelter”: il meglio delle tendenze rock e i classici di sempre con Dj SCANDELLA;

ogni sabato alle ore 24 “Fujiko Night” con DJ MINGO.

Ingresso gratuito.

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Per informazioni e prevendite su tutti i concerti:
051 241554 (Estragon Shop).

ESTRAGON - Via Stalingrado 83 (Parco Nord), Bologna.
http://www.estragon.it
Infoline: 339 2518776
051 323490

- 30-4-2007

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