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Grails - Burning Off Impurities - CD |
Primo album su Temporary Residence per la formazione dell’Oregon, dopo l’iniziale militanza tra le fila della Neurot (“The Burden Of Hope” e “Redlight”, rispettivamente del 2003 e 2004) e la breve parentesi alla Southern (il mini “Interpretations”, uscito nel 2005) e con l’Important (“Black Tar Prophecies Vol’s. 1, 2 & 3”, risalente al 2006).
“Burning Off Impurities”, come la tradizione Grails vuole, si sviluppa trovando compiacenti vie di fuga nelle composizioni strumentali, mai stantie o eccessivamente abusate.
Sinceramente no so quanto, al giorno d’oggi, abbia ancora senso parlare di post-rock (definizione oramai divenuta perniciosa e forviante?), in particolar modo quando ci si ritrova ad analizzare un lavoro simile.
Che riesce superbamente, comunque sia, a condensare in una cinquantina di minuti spettri sonori differenti(psichedelia, dub, folk, kraut…) dotati di grande fascino, dal trasporto ultraterreno unico.
I Grails hanno mestiere alle spalle e capacità di sintesi musicali oltre la media, anche quando decidono di perdersi sconfinando apertamente (in maniera un po’ prevedibile) dalle parti di Popol Vuh e Ash Ra Tempel.
(Temporary Residence/Goodfellas)
(4/5)
Massimiliano Drommi
- 12-6-2007
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