Spaceheads And Max Eastley - A Very Long Way From Anywhere Else - CD

Rinnovata collaborazione tra i due Spaceheads
Andy Diagram (tromba, electronics) e Richard
Harrison (batteria) con l’artista visuale/musicista
Max Eastley (già a lavoro con Brian Eno ed Evan
Parker).

“A Very Long Way From Anywhere Else”, che
segue “The Time Of The Ancient Astronaut”
uscito nel 2001 sempre per la Bip Hop, si basa su
delle registrazioni dal vivo effettuate su un’isola a
sud della Francia e in uno sperduto paesino del
North Yorkshire.

Eastley contribuisce con uno strumento autocostruito
(da lui stesso inventato), una sorta di arco dalle cui
vibrazioni - filtrate attraverso vari effetti - vengono
prodotti suoni sinistri e spettrali, che ben si legano
con le immissioni sonore de gli Spaceheads.

L’improvvisazione è il parametro di riferimento
utilizzato dal trio, e le atmosfere create ci dicono
- essenzialmente - di un ambient glaciale dai forti
connotati notturni, capace di sprigionare un suo
fascino misterioso.

Tra liquefazioni jazzy (“Love Lends Wings To
Our Desires”), folate trance (“Assume The Place
Of The Dead”), assalti ‘free’ (“The Dream That
Murdered Sleep”) e brandelli di new-wave inglese
à la Clock DVA/Tuxedomoon (i quasi 20 minuti della
title-track).

(Bip Hop/Wide)

(4/5)

Massimiliano Drommi

- 9-10-2007

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