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Iron & Wine - The Shepherd’s Dog - CD |
Un songwriter in continua crescita Sam Beam. Accantonate le essenzialità degli esordi (“The Creek Drank The Cradle”, l’album di debutto del 2002, fu registrato con pochissimi mezzi; una manciata di pezzi assai scarni solo per voce e chitarra acustica), lo statunitense ha sviluppato nel corso degli anni una propria estetica sonora, intrecciando collaborazioni importanti (con i Calexico: risultato le 7 tracce che compongono “In The Reins”, del 2005) e prestando maggiora attenzione alla scelta degli arrangiamenti.
Già nel mini “Woman King” (2005) si poteva scorgere una ragguardevole solidità nella scrittura, del tutto soddisfacente e sostanziosa; con il nuovo “The Shepherd’s Dog” si prosegue all’insegna della buona qualità compositiva, con un country/folk ricercato, talvolta bluesegiante, altre dal soffio pop o dalle increspature lisergiche, sempre e comunque sfavillante e pungente.
Ad affiancare Sam Beam nell’avventura Iron & Wine oggi c’è sua sorella Sarah (ma anche altri musicisti); il solito Brian Deck figura invece alla produzione.
“White Tooth Man” (vertiginosa mistica psichedelica), “House By The Sea” (tonalità acide e retrogusto sixties), “Wolves - Song Of The Shepherd’s Dog” (trasfigurata da ribollenti effettistiche dub) e “Peace Beneath The City” (sensuale profondità notturna) sono gli episodi più riusciti del disco.
(Sub Pop/Audioglobe)
(4/5)
Massimiliano Drommi
- 30-10-2007
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