Clap Dance Concerti

LAURA GIBSON
Usa - http://www.myspace.com/lauragibson
VENERDI 9 NOVEMBRE - Torino @ Artissima Volume c/o Circolo Esperia

Primo tour italiano per Laura Gibson, giovane ma promettente cantautrice americana. Invitata da Nero Magazine a partecipare alla presigiosa manifestazione torinese ARTISSIMA VOLUME,
sezione musicale di ARTISSIMA, Fiera internazionale d'arte contemporanea arrivata alla sua 14a edizione.
Laura Gibson lives in Portland, Oregon, sings songs and plays a nylon-stringed guitar. She is 27 years-old…she grew up in a small isolated logging town in the south coast oforegon, the daughter of a forest ranger and the town’s kindergarten teacher. She was a state champion high-jumper, and went to college on a math scholarship…
she couldn’t tell you what band put out what particular album in what year, but she could probably describe where she was, how she felt and what you talked about, when she first met you, or what the trees looked like the last time her heart was broken…she likes trees. Laura’s musical venturing began in 2004, when she began playing humble shows in Portland (unless you count playing shows at local nursing homes, which she has done for some time). Since then, many have been endeared to her voice and her songs. she has performed at many fine establishments, toured the United States by bus, train, plane and car, and has shared the stage with both old folksters and indie kids alike. her music has been featured by NPR, lauded by the New York Times, and at show-and-tell in her nephews kindergarten class. she thanks her lucky stars for these opportunities…


-------

WINTER BEACH DISCO
ITALIA Black Candy / Audioglobe
http://www.myspace.com/winterbeachdisco

SABATO 10 NOVEMBRE - Roma @ Sinister Noise
SABATO 1 DICEMBRE - Viterbo @ Officina Belushi - TBC
SABATO 19 GENNAIO - Fucecchio (Fi) @ La Limonaia

Winter Beach Disco nascono nell’autunno del 2001 a Viterbo e inizialmente è uno scherzo del rock and roll. I cinque personaggi che si mettono a provare insieme vengono da luoghi e suoni diversi come hardcore e indie, Terni e Colleferro, postrock e Viterbo. La ragione principale di questa unione sta nelle chiacchiere sui prati dell’università, nel fatto che in una città di provincia è più facile trovarsi tra gente musical-snob e nell’amicizia che si era radicata, anche al di fuori delle proprie musiche. E ancora: c’è un intesa istintiva che supera di gran lunga il valore dei primi pezzi, un entusiamo incontrollato e risate genuine. La forma che prende è automaticamente la più semplice e la più immediata, rock‘n’roll, ma le deviazioni sono intrinseche, e l’unico limite stilistico sta nel gusto personale. Il nome della band era stato generato poco tempo prima durante giochi di parole e ascessi malinconici su spiagge abbandonate dal caldo, ma le prime apparizioni sono tutt’altro che nostalgiche e assumono forme carnacialesche e spaziali. WBD suonano alcuni concerti a Roma e Viterbo e, richiestissimi, in una innumerevole serie di feste studentesche, creando spesso scompiglio tra etno fricchettoni e disco trendisti. Dopo circa un anno registrano, in una sala prove e con un minidisc, sette pezzi dai titoli superbi come post your lips on my beat, revolutionary pretzel o padre pio was an impostor. Ne esce fuori un demo, tu conosci gli ultraocchiali!, con tre copertine diverse, che viene poi immesso in rete nel primo sito della band, completo di istruzioni per stampare le grafiche. Intanto i live si caratterizzano sempre più in chiave sci-fi e spaziale: intro teatrali con astronauti, alieni, mostri deformi o mafiosi. Dopo qualche mese di ritardi e inconvenienti, lauree e erasmus, nell’inverno del 2004 i Winter Beach Disco vanno a registrare in uno studio alle porte di Roma otto pezzi nuovi, ne scelgono quattro e li mettono su un cd che incartano in un digipack artigianale. Spediscono il promo ovunque, ricevendo ottimi responsi e proposte da alcune etichette indipendenti. Ma le collaborazioni non si concretizzano e la band decide di autoprodursi la prima uscita ufficiale. L’omonimo ep esce nell’aprile del 2005, con i loghi di maracaibo records (label casareccia dei wbd) e indie:rocket (promoter di Pescara). Dentro ci sono sette pezzi: the massimo marone’s conspiracy, communardo braccialarghe, gianni bugno, napoleon duo, meet me at the cubra libre tonight, psyndrome, jesus quintino. La confezione è bianca con le faccie dei cinque stampigliate al negativo e il tutto è chiuso in una bustina. Il disco si diffonde lentamente, anche per mancanza di distribuzione, ma comincia a ricevere recensioni sempre più entusiastiche e i wbd suonano in giro per l’Italia, in festival come Musica nelle Valli o lo Shagoo Shagoo, e insieme a band come Fine before you came, Motorama, GoGoGo airheart, Weird War, Ulan bator, Vanishing. Vincono il contest di Ephebia a Terni e si esibiscono nella serata pricipale. Nell’autunno del 2006 i Winter Beach Disco prendono contatto con la Black Candy Records di Firenze e iniziano a preparare un nuovo disco, che viene registrato tra aprile e giugno 2007 all’Hombre Lobo Studio con Valerio Fisik. Undici nuovi pezzi a costituire un lavoro intitolato After the Fireworks we’ll sail, che vedrà la luce il 19 novembre 2007.

-------

DAMON & NAOMI [ex GALAXIE 500]
Usa - Aquarela / Feat. Michio Kurihara GHOST - Bhob Rainey NMPERIGN - Helena Espvall ESPERS
http://www.myspace.com/damonandnaomi
MERCOLEDI 14 NOVEMBRE - Pescara @ MONO SPAZIO BAR

Dopo aver abbandonato la Sub Pop Recors, Damon Krukowsky e Naomi Yang, ossia due terzi dei Galaxie 500, hanno fondato la nuova etichetta discografica, la 20/20/20, con la quale hanno prodotto il fresco The Earth is Blue. Il disco, realizzato a cinque anni di distanza dal precedente, è costituito da dieci brani acustici, in cui gli arrangiamenti si presentano discreti, mai ingombranti; al duo si unisce un terzo elemento, il chitarrista giapponese Michio Kurihara, membro dei Ghost. Se i Galaxie 500 diedero vita ad atmosfere fortemente dreamy, questo sesto disco del duo di Boston se ne allontana lievemente. Si avverte un delicato romanticismo, un sottile incantesimo che ben si amalgama ai testi poetici e sensuali. Ciò si riscontra già in Beautiful Close Double, in cui la voce di Naomi, dolce e rassicurante, riceve l'ausilio dei cori maschili, mentre le chitarre acustiche fanno da background. Anche Second Life, in cui la chitarra solista concretizza veri e propri tappeti sonori, si basa su tale orientamento. Malibran, cantata da Damon, si presenta invece più mesta e tormentata, mentre la tromba di Greg Kelley ed il sax soprano di Bhob Rainey arricchiscono il tutto. Sometimes, al contrario, viene resa suggestiva dalla simbiosi tra voce maschile e femminile, nonché dalla dolcezza del piano, suonato da Diana Kletter. Non manca, infine, una versione ancora più soft di While My Guitar Gently Weeps, pienamente adattata al contesto generale dell'album, ed una cover di Araçà Azul, brano di Caetano Veloso. Omogeneo nella sua generica espressione e sobrio negli arrangiamenti, The Earth is Blue è un disco in cui relax e sballo sentimentale sono assicurati: ciò dimostra il grande fiuto artistico di Mark Kramer, il produttore che ha garantito la riunione dei due artisti, in seguito allo scioglimento dei Galaxie 500.

-------

NERVOUS CABARET
New York - Usa - Naive/Self - http://www.myspace.com/nervouscabaret
MERCOLEDI 14 NOVEMBRE - Roma @ Init
GIOVEDI 15 NOVEMBRE - Pistoia @ Melos
VENERDI 16 NOVEMBRE - Torino @ El Barrio

Lo spettacolo ha inizio. Il mondo non è un posto sicuro e ci si può nascondere o alzare in piedi e decidere di fronteggiare le sue diverse facce, anche quelle più pericolose. In questo caso la musica dei Nervous Cabaret è la migliore colonna sonora della propria odissea… Il sound dei Nervous Cabaret è unico e sfugge alle definizioni più comuni. Ciascun strumento e ogni musicista apportano un’influenza diversa. Nervous Cabaret suonano come una band sconosciuta di Delta blues cresciuta in Albania, sperimentando suoni e atmosfere con musicisti australiani aborigeni. La line up è composta da: 2 batteristi, Brian Geltner e Greg Wiz; Elyas Khan, frontman e leader del progetto, suona la chitarra elettrica e canta; Matt Morandi suona il basso elettrico; Fred Wright il coronet e Don Undeen il sax baritono (e tutto accompagnato da svariati oggetti che producono differenti suoni, controllati dagli stessi musicisti con mani e piedi). Tutti sono artisti professionisti coinvolti anche in altri progetti e band, con varie esperienze alle spalle di produzioni, registrazioni e tour. Lo spettacolo che i Nervous Cabaret propongono è nuovo, coraggioso, imprevedibilmente emozionante. Benvenuti al primo atto della comune odissea.

Immaginate se Nusrat Fateh Ali Khan avesse cantato in un gruppo punk. Oppure se i Clash avessero suonato musica gipsy. Non ci sono parole per descrivere i suoni registrati da Elyas Khan per il suo Nervous Cabaret. Più che un gruppo, un collettivo aperto con cui sembrerebbero già voler collaborare l'indole perennemente zingara di Tom Waits e la nostra Costanza Francavilla. Solo a Brooklyn poteva vedere la luce un progetto del genere, figlio di quel melting pot che viene metabolizzato ogni giorno nel quartiere-città di New York. Elys Khan tritura nella sua musica melodie tradizionali pakistane, urla punk, chitarre metal, groove no-wave, fiati jazz senza mostrare il minimo imbarazzo, con una naturalezza stupefacente. Avvincente. LOSING TODAY

-------

THIS AIN'T VEGAS
(UK) Jealous - http://www.myspace.com/thisaintvegas
GIOVEDI 22 NOVEMBRE - please help - nord Italia
VENERDI 23 NOVEMBRE - please help - nord Italia
SABATO 24 NOVEMBRE - Livorno @ The Cage

This Aint Vegas, are a rock band from the Sunderland, United Kingdom. They are signed to Jealous Records and have toured extensively in the UK and around Europe. They are contemporaries of The Futureheads and Maxïmo Park, having come form the music scene in the north east of england. The band have relesaed two albums on Jealous Records.

-------

THEE, STRANDED HORSE
(FRA) Blank Tapes/Talitres
http://www.myspace.com/theestrandedhorse

GIOVEDI 22 NOVEMBRE - Rorschach (CH) @ Mariaberg
VENERDI 23 NOVEMBRE - Padova @ Ex Chiesetta delle Zitelle
SABATO 24 NOVEMBRE - Cesena @ Lego Cafè + Bianco e Nero
DOMENICA 25 NOVEMBRE - Ferrara @ Zuni
LUNEDI 26 NOVEMBRE - Pescara @ Caffe delle Merci
MARTEDI 27 NOVEMBRE - Copertino (LE) @ I Sotterranei
MERCOLEDI 28 NOVEMBRE - Milano @ S’Agapò
GIOVEDI 29 NOVEMBRE - Torino @ El Barrio

Di sicuro Yann Encre aka Thee, Stranded Horse deve detestare sentirsi paragonare a Devendra Banhart. Però non ci possiamo fare niente: ascoltando il folk delicatissimo per kora e chitarra acustica del giovane groelandese (proprio groelandese, si) non può che venire in mente la Young God tutta dopo dieci secondi. L'immediata referenza vocale a Marc Bolan ed ai suoi numerosi epigoni tra cui il barbuto Devendra, però, non rovina l'ascolto di Churning Strides, piccolo album appassionato e lieve, che sembra prendere il discorso proprio lì dove l'amatissimo (ormai datato?) Rejoicing in the Hands aveva lasciato.

Nudo e crudo. Nessun fronzolo, niente elettronica. Questo è Thee, Stranded Horse (con la virgola), seconda incarnazione del francese Yann Tambour, già incontrato nei panni di Encre. Post-folk, neo-folk... chiamatelo come volete, le etichette importano poco. Yann alterna chitarra e kora o addirittura le suona contemporaneamente, l'una con la mano sinistra e l'altra con la destra, in maniera magistrale. A volte sussura, altre il suo cantato accarezza toni rabbiosi. E nel mentre non smette mai di tessere accordi come se fossero i fili di un'intricatissima ragnatela. Canzoni un po' spettrali tanto scheletriche, basate unicamente sul suono dei suoi strumenti e della sua voce, tinte fosche che non si diradano mai. Giri ipnotici, ripetuti e continuamente intarsiati ed arricchiti da nuovi intrecci. Un groviglio di accordi impossibile da scindere. Con un piglio di altri tempi, "Churning Strides" sembra uno zootropio che non viaggia mai alla stessa velocità ma piuttosto segue un ritmo altalenante: le melodie rallentano, sembrano fermarsi... un falso finale, un momento per tirar fiato per poi riprendere nuovamente, con ancora più spinta. Richiami obbligati: il Marc Bolan pre-lustrini e glitter (dei suoi Tyrannosaurus Rex "Misty Mist") ed il suo emulo Devendra Banhart, il folk di quel posto fantastico dove il Mississippi ed il Niger confluiscono in un unico fiume sulle sponde del cui Jacques Brel, beato, si beve un bicchiere di Beaujolais. Questo ragazzo ha talento, e tanto. DEBASER

-------

PEAM 2007
PESCARA ELECTRONIC ARTISTS MEETING
6/7/8 Dicembre @ PESCARA
! soon news / soon news / soon news / soon news / soon news !

-------

GET THE PEOPLE
(USA) RuminanCe/Wide
http://www.myspace.com/getthepeople
Con Kevin Shea (drums, Talibam!, ex Storm & Stress)
Ben Simon (voice/guitar),
Kyle Forester (bass, Great Lakes, Ladybug Transistor).

SABATO 8 DICEMBRE - Modena @ Vibra
DOMENICA 9 DICEMBRE - Pescara @ Mono Spazio Bar
MARTEDI 11 DICEMBRE - Roma @ Traffic
MERCOLEDI 12 DICEMBRE - Cosenza @ Partyzan
GIOVEDI 13 DICEMBRE - Fucecchio (Fi) @ La Limonaia
VENERDI 14 DICEMBRE - Cellatica (Bs) @ Morya
SABATO 15 DICEMBRE - Padova @ Unwound

Gli Storm & Stress (Touch&Go) hanno interrotto la loro strepitosa carriera alla fine degli anni 90: Ian Williams (chitarra della band) ha cominciato a suonare con la nuova formazione dei Battles (Warp), mentre Kevin Shea ha fatto nascere i GET THE PEOPLE, gruppo dedito all’avant rock nel quale ora militano anche Ben Simon (voce e chitarra) e Kyle Forester (basso, già al lavoro con i Great Lakes); la loro capacità di mischiare pop e lo-fi è poi sorretta su una base ritmica free e su cori dai toni spiritual. Il primo album dei GET THE PEOPLE è stato registrato a New York nel giugno del 2006, creando un vero capolavoro per gli appassionati di Sea and Cake, Silver Jews, Pavement e Tom Waits. Il materiale musicale è soprattutto incentrato su un concept di amore, caos e amicizia; Ben Simon è al lavoro nella costruzione di una chitarra elettrica fatta in casa che abbia le connotazione che lui stesso desidera, ma è anche impegnato per ultimare un video musicale realizzato con la tecnica dello stop-action. Il batterista Kevin Shea, una vera autorità del mondo musicale indipendente, è in continua azione a New York con numerose band della città. La sua scrittura dei brani sembra far riferimento a band storiche del panorama indipendente americano, creando un andirivieni ipnotico e ondeggiante, come se i GET THE PEOPLE fossero la versione pop dei mitici Storm And Stress. Un risultato a dir poco eccezionale.

-------

CLAPDANCE FESTIVAL / INDIEROCKET [WINTER SESSION]
ASS. CULTURALE CODICE A BAR + CLAPDANCE PROMOTION presentano:

Venerdì 28 Dicembre @ EX MATTATOIO - PESCARA
ONE TWO (FRA) + SLAGSMALSKLUBBEN (SVE)
http://www.myspace.com/powerpopuptothetop
http://www.myspace.com/slagsmalsklubben

Sabato 29 Dicembre @ EX MATTATOIO - PESCARA
DON TURBOLENTO (ITA) + SCHNEIDER TM (GER)
http://www.myspace.com/donturbolento
http://www.myspace.com/schneidertm

Non sono passati 6 mesi dall'Indierocket Festival che già torniamo con una due giorni al fulmicotone. Stay Tuned !


-------

ONE TWO
(Fra) Fine / Four music / Jive Epic / Sony Bmg
http://www.myspace.com/powerpopuptothetop
Giovedì 27 Dicembre - Napoli @ Kaleidoscope c/o Duel Beat
Venerdì 28 Dicembre - Pescara @ Ex Mattatoio con Slagsmålsklubben (Sve)
Sabato 29 Dicembre - Modena @ Mattatoio Club

Frederic Beucher e Severin Tezenas du Montcel sono due parigini accompagnati da un bassista e da un batterista. Dal vivo saltano, urlano e si lanciano in coretti travolgenti e ritmi diabolici suonando un intruglio dolce amaro di punk e psichedelica, pop ed electro. Beatles e Beach Boys, Air, Phoenix e Tahiti 80, Soulwax e Lcd Sound System ma anche Kinks!

-------

SPIRITUAL FRONT
(ITA) Trisol / Audioglobe
http://www.myspace.com/spiritiualfront
Venerdì 8 Febbraio - Pescara @ Wake Up

A nostro modestissimo parere una delle migliori realtà musicali italiane dei nostri giorni !

Sono due spanne sopra la media. Non sò dove possono ancora andare gli Spiritual Front dopo un album come Armageddon Gigolò. ...11 antisongs malate di bellezza ed erotismo puro. Impossibile chiedere di più! Andrea Chimenti - Rockerilla 9/10

Un capolavoro, semplicemente un capolavoro. Una perla di post-modernismo che il mondo intero ci potrà finalmente invidiare: da avere a tutti i costi! Andrea Pirro - Rock Sound 9/10

Simone "Hellvis" Salvatori è una splendida anima in pena che coi suoi Spiritual Front batte le strade del nihilist suicide pop come un gigolò alla fine del mondo. Questo disco è la sua apocalisse più riuscita... Sergio Gilles Lacavalla - Rock Star 4/5

"Armageddon Gigolò" è un punto di approdo di un percorso quasi decennale ...il disco è di una maturità straordinaria...capace di graffiare il cuore con una continuità qualitativa stupefacente. Paolo Bertoni - Blow Up 7-8/10

...rompe gli schemi, si isola in un contesto che mette insieme la canzone d'autore, la buon anima di Johnny Cash, riverberi Morriconiani ed ingenti quantitativi di super alcolici. ...una voce calda e profonda, suadente e torbida... una soundtrack per notti insonni ed agitate... Suonala ancora, Simone... Antonio Bassu - Ritual

-------

ELECTRONICAT
(F/D) (Disko B, Angelika Koehlermann, Onitor) - http://www.myspace.com/electronicat

Mercoledì 20 Febbraio - data disponibile
Giovedì 21 Febbraio - Faenza @ Clandestino
Venerdì 22 Febbraio - Cesena @ Officina 49
Sabato 23 Febbraio - Milano @ Jail
Domenica 24 Febbraio - data disponibile
Lunedì 25 Febbraio - data disponibile
Martedì 26 Febbraio - data disponibile
Mercoledì 27 Febbraio - data disponibile
Giovedì 28 Febbraio - data disponibile
Venerdì 29 Febbraio - data disponibile
Sabato 1 Marzo - Firenze @ Viper - TBC

Electronicat è Fred Bigot, un performer francese che è riuscito a imporsi su quella scena musicale di confine conosciuta come "electro-rock'n'roll", Riuscendo dunque a coniugare due delle ossessioni sonore di questi anni. Per capire meglio quale sia la sua natura, citeremo il Time Out New York che ha definito il suo live act come "techno dal vivo con un tocco di glam rock". Electronicat ha pubblicato diversi lp e singoli sulle etichette Onitor e Angelika Köhlermann prima di approdare alla Disko B con il singolo "Amour Salè" (cover di "Tainted Love" dei Soft Cell) e quest'anno con il disco "21st Century Toy", che prova come la combinazione tra pop indipendente e musica elettronica possa fantasticamente funzionare. Electronicat è maestro dello slittamento tra generi nel campo musicale. La sua contaminazione fa dimenticare, fortunatamente, certi episodi poveri del fenomeno Electroclash e di quello New Rock, regalando a ognuno una nuova dignità e freschezza. Se si aggiunge poi che, dal vivo, l'artista francese è capace di portare in scena una performance dove le macchine diventano protagoniste e performer, restituendo un certo brivido al live di musica elettronica per molti sinonimo di staticità, l'appuntamento con Electronicat risulta un momento privilegiato di entertainment. Electronicat promette l'unione fra sporco Blues-rock analogico e suoni sintetici celebrata da una parte vocale sixty e sexy. Le sue ispirazioni vedono in un solo grande party Serge Gainsbourg e Cindy Lauper, Blixa Bargeld e Yardbirds, The Cramps, Brian Eno e Led Zeppelin dimenarsi a suon di gemme del biker rock e scintillanti ballate elettroniche. Al disco "21 Century Toy" ha lavorato con Gerhard Potuznik (G.D.Luxxe, anche co-produttore di Chicks on Speed) accogliendo la collaborazione di Catriona Shaw (Queen of Japan) che sarà di supporto al suo tour italiano col progetto "Club Le Bomb" assieme al dj e produttore Mooner, ex Zombie Nation.

-------

IDAHO
(Usa) - http://www.myspace.com/idahomusic
Mercoledì 30 Gennaio - Forlì @ Diagonal - TBC
Giovedì 31 Gennaio - data disponibile
Venerdì 1 Febbraio – Firenze @ Viper
Sabato 2 Febbraio – Roma @ TBA
Domenica 3 Febbraio – Bologna @ Locomotiv - TBC

Dall’Ep “The Palms” sono passati dodici anni e, con “The Lone Gunman”, dieci album. Storia già letta quella degli Idaho, partiti da un slow core d’area Codeine ed arrivati ad una visione della musica sempre rallentata, ma più vicina ad una particolare forma cantautoriale (il paragone con Mark Kozelek non è blasfemo). Questo aspetto oggi risalta con decisione, grazie a testi afflitti da una mestizia un po’ incazzata verso la (solita) contemporaneità statunitense. Il contorno, al contrario, muta poco, confermando il maggior utilizzo del piano (soprattutto rispetto agli esordi) all’interno di parti strumentali nascoste da una soffusa nebbia nostalgica. Così è possibile, come ogni volta, lasciarsi abbracciare dalla lentezza delicata di una serata d’autunno, immaginando spazi sconfinati in cui si è soli con se stessi, vivendo, per necessità, la propria introspezione. Jeff Martin non avrà mai avuto l’ispirazione di alcuni suoi colleghi, ma continua a regalare con generosità le sue emozioni. Dite voi se è poco. LOSING TODAY

-------

THE DUST DIVE
(USA) Own records - http://www.myspace.com/thedustdive
Mercoledì 19 Marzo – data disponibile
Giovedì 20 Marzo – data disponibile
Venerdì 21 Marzo – Cesena @ Officina 49

Automaticamente ci si sente portati in una baracca di legno scricchiolante, con i field recordings di venticello, uccellini, passi a far da legante alle composizioni scarne e tese dei tre nuovaiorchesi. Landscapes americani dilatati cari più allo Smog e al Palace di qualche anno fa che ai desertici visionari alla Howe Gelb. Le sparse melodie di chitarra delineano gli spazi su cui si adagiano layer di voci non del tutto armonizzate; paiono andare più ognuna per sè che non seguire un preciso intento. Da qualche parte tra i parlottamenti di Chris Leo con i suoi Van Pelt (per tonare ai Peanuts) ma su basi decisamente più vaghe, niente angeli in giro questa volta. A condire il tutto arrivano delle rasoiate di violino indolente, dalle parti dei Dirty Three, se levate gli epici crescendo postrock. Due chitarre iper riverberate e violino è, dunque, la pasta base di questo disco piuttosto interessante. Passato lo choc dell'appeal urbano/pastorale già strasentito, ci troviamo rapiti all'interno di queste composizioni che sembrano intercettate attraverso apparecchi radio d'altri tempi. Dove compaiono, le voci sono e rimangono il punto focale delle strutture, attirando l'attenzione dell'ascoltatore che nelle parti strumentali è costantemente mantenuto sul chi va là.
La maturità di questa raccolta di canzoni ne fa un buon compendio, in una passeggiata da svegli o addormentati, per i nostalgici della prima Cat Power, quando i Two Dollar Guitar avevano qualcosa da dire, e Herman Dune, emulo/i di tutto e tutti; un disco che non ti stupiresti di trovare su Acuarela e portare in trionfo all'altare del quasi-adult-oriented indie-rock cantautorale.

-------

THE CESARIANS
(UK) - http://www.myspace.com/thecesarians
The Cesarians debut single "Flesh is Grass / Woman" available soon on 7", cd and download.

Lunedì 24 Marzo - data disponibile
Martedì 25 Marzo - data disponibile
Mercoledì 26 Marzo - data disponibile
Giovedì 27 Marzo - Cesena / Firenze TBA/C
Venerdì 28 Marzo – Cesena / Firenze TBA/C
Sabato 29 Marzo - data disponibile
Domenica 30 Marzo - Vasto @ Tearo Rossetti - TBC
Lunedì 31 Marzo - data disponibile
Martedì 1 Aprile - Taranto @ TBA
Mercoledì 2 Aprile – Cosenza @ Partyzan
Giovedì 3 Aprile – Brindisi @ Goldoni
Venerdì 4 Aprile – Copertino (Le) @ I Sotterranei
Sabato 5 Aprile – Pescara @ TBA
Domenica 6 Aprile - data disponibile

The spirit of rock & roll has hauled himself out of bed. He's called up his demons, put on his best black suit, and returned to the city's dark places. His new playmates are The Cesarians.
Not since The Birthday Party crashed and burned in Berlin, have the twisted sounds of old style decadence been pumped so intensely through distorted amplifiers. London scenesters looking for a scene free of recycled rock, have found expression in The Cesarians cabaret world. Had rock and roll been born in 1930's urban Europe, and not 1930's rural America, it would have been like this; part Kurt Veil, part Jacques Brel, part Ernst Kirchner, part klezma. Looking like a band formed in the mind of Geoge Grosz, The Cesarians capture the urban zeitgeist via the junk shop instruments of old Europe . In their hands, a clarinet, trombone, piano, and drums beaten in waltz time, make raw and raucous rock and roll. Over this beautiful chaos Charlie Finke preaches his own intense message. "I wanna be a woman" he screams on his knees, the grease in his Weimar haircut forming a quiff. The Cesarians are playing the city's night clubs. Rock and roll's demons are loose. Johnny Dark

Charlie Finke - Vocals, Conceiver of the cesarian principal, Finke suffers-so you don't have to. 7 years with the seminal proto new rockers Penthouse.
Justine Armatage - Piano, Toured heavily with gothic monsters Christian Death, would prefer readers to remember her work with Luke Haines' Baader Meinhoff.
Her prolific contribution to sub pop deviants Gretschen Hofner is well documented in the cybersphere.
Jan Noble - Drums, A true cesarian and our only section. A muscular intellect forced into a drummers body. Perhaps best known for Tudor-core anti-art punksters Monkey Island
Suzi Stampella - Trombone, Alison Beckett - Clarinet, Classical excellence and troubadourian finesse. When these girls blow you hold their breath and yours.


-------

SLEEPING PEOPLE
(Usa) Temporary Residence Ltd.
con Kenseth Thibidiau (Rumah Sakit)
http://www.myspace.com/sleepingpeople

Martedi 08 Aprile – Tba
Mercoledi 09 Aprile - Forlì @ Diagonal
Giovedi 10 Aprile – Brindisi @ Goldoni
Venerdi 11 Aprile - Tba
Sabato 12 Aprile - Tba
Domenica 13 Aprile - Tba
Gli Sleeping People hanno raccolto un bel po’ di cose negli ultimi due anni dall’uscita del singolo sonnolento (gioco di parole non voluto) dell’album di debutto. Il quartetto di San Diego si ritrovò improvvisamente un trio dopo che il membro fondatore Joileah Maddock si trasferì a New York. Poco dopo, Amber Coffman arrivò a rimpiazzare Maddock. Questo sodalizio durò poco più di un anno poiché anche Coffman decise di spostarsi a New York per unirsi ai Dirty Projectors. Questo avvenimento spinse Maddock a riunirsi alla band, appena in tempo per completare il loro secondo album, Growing. Un passaggio così repentino che quasi non si è notata la differenza. Composto e interpretato nel corso di questo periodo di cambiamento, Growing segna il progresso della band da ogni punto di vista. E’ un disco più veloce, più aggressivo, più riflessivo e più dinamico rispetto al loro debutto. Realizzato in collaborazione con Ben Moore (Hot Snakes, The Black Heart Procession), i brani in esso contenuti risultano spinti all’estremo, con un livello adrenalinico a dir poco contagioso che viene placato in ultima istanza dall’entrata a sorpresa di Bob Crow nella parte finale del disco, la cui voce zuccherosa crea una perfetta e piacevole caduta libera. Growing rappresenta la massima aspirazione degli Sleeping People. E’ il documento che testimonia il carattere frenetico e impavido della band, che interpreta al meglio quando finge un controllo. Come il gruppo stesso, Growing interpreta il cambiamento con un talento d’improvvisazione che confonde e consuma.

-------

BEAR CLAW
(Usa) Sick Room Records
Nuovo disco registrato e mixato da Steve Albini e masterizzato da Bob Weston.
http://www.myspace.com/bearclaw

Venerdì 18 Aprile – Cesena @ Officina 49
Sabato 19 Aprile - Tba
Domenica 20 Aprile - Tba
Lunedì 21 Aprile - Tba
Martedì 22 Aprile - Tba
Mercoledì 23 Aprile - Tba
Giovedì 24 Aprile - Tba
Con radici che affondano nella comunità post-industriale appena a sud di Chicago, il batterista/cantante Scott Picco e il bassista Rob Raspolich suonano insieme da quando erano adolescenti. Qualche anno dopo incontrarono Rich Fessler, che aveva suonato in una band chiamata Hello Operator, cambiarono marcia e riemersero come Bear Claw, la formazione basso/batteria da tour de force di oggi. Slow Speed: Deep Owls è il loro secondo album pubblicato con la Sick Room. Questo sforzo giovanile dimostra in modo definitivo la crescita sostanziale di questa band. “Con [il primo album] Find the Sun, eravamo così eccitati dal suono e dal concept delle due linee di basso che siamo stati tentati inizialmente di comporre pezzi pesanti con la stessa ritmica veloce”, afferma Picco, “In questo disco abbiamo pensato un po’ di più al come e al perché scrivere invece di limitarci semplicemente alla sintonia interna alla band.” Slow Speed: Deep Owls rappresenta una creazione più dinamica, con un’attenzione maggiore ai cambiamenti di atmosfere e alla varietà degli elementi. Piuttosto che suonare riducendosi all’osso restando ancorati alle loro influenze musicali post-punk anni 90 (pensate agli Shellac, Unwound, Thumbnail), i Bear Claw le hanno utilizzate come fondamenta per lo sviluppo del loro suono distintivo. I molti anni di performance dal vivo, senza menzionare una sostanziale etica del lavoro, hanno permesso al loro approccio di trasformarsi in qualcosa di equilibrato ed intuitivo. Registrato e mixato da Steve Albini e masterizzato da Bob Weston, Slow Speed: Deep Owls è un vero album, poiché si tratta di uno sforzo documentaristico di ritrarre la band in un momento particolare, sullo sfondo dei diversi ambienti individuale e sociopolitico. E’ una composizione di brani musicali ben costruiti e rifiniti che scorrono fianco a fianco senza alcuna forzatura. Possiamo soltanto sperare che questa musica ti sia gradita tanto da guadagnarsi una collocazione di primo piano nella tua collezione personale. Sick Room Records.

-------

GREGOR SAMSA
(Usa) Own Records
http://www.myspace.com/gregorsamsamyspace
5 Date da annunciare per Maggio 2008 - Nuovo disco !

C’è chi se ne era innamorato perdutamente all’epoca di “27:36”, perché a Richmond, Virginia, nemmeno gli Spokane avevano saputo creare impressioni così struggenti, realizzate tramite dilatazioni in cui Low e My Bloody Valentine decidevano di mettersi insieme ed uscire per la Constellation. C’è chi se ne innamorerà oggi e non avrà altra possibilità che abbandonarsi senza compromessi a “55:12”, perché quasi nessuno nella contemporaneità sa realizzare canzoni (che poi canzoni non sono) con un simile impatto emotivo. Il vuoto ed il pieno vissuti attraverso trame strumentali in preda ad una narcolessia stritolante, dove la delicatezza è l’introduzione all’abbandono più etereo. L’ampiezza dei suoni è assoluta, aperta eppure ansiosa, destinata ad esaltarsi in una doppia suite intitolata Even Numbers, prima trasfigurando l’incertezza in scariche di elettricità sognante, poi annullando il narrato della doppia voce in un crescendo impregnato dalle atmosfere dei Godspeed You! Black Emperor. Così tutta la sfera maggiormente emozionale degli ultimi anni (ascoltare Makeshift Shelters o Lessening e ricordarsi dei L’Altra di “In The Afternoon”) è rivisitata e messa da parte, assoggettata a chi, senza alcuna remora, ricerca la spiritualità più pura e sofferente attraverso un romanticismo ossessivo ed infinito. Il solo problema, con dischi come questo, è la loro intransigenza nel non lasciare alcuna via di uscita: il loro ultimo obiettivo è quello di ucciderti. Seppur dolcemente ci riescono sempre. LOSING TODAY

#############################################
CLAP DANCE PROMOTION
C/O LIBRERIA PRIMO MORONI
Via de Amicis 1/5
65123 Pescara
ITALY

http://www.lap-dance.org
http://www.indierocketfestival.it

- 9-11-2007

spedisci questa news ad un'amico

commenta news: vai al forum

 

 
<< ritorna alla homepage

n e w s l e t t e r
Per notizie sempre fresche, barzellette, curiosita' ed altro ogni lunedi. Iscriviti, e' gratis!
p o l l s
Ti piace la nuova homepage?
si, bella e facile nella consultazione
no, un bordello
mah
bella ma lenta
troppi colori


© 2000-2001 MIUZIK.IT Tutti i diritti riservati.

disclaimer | A & R | legal | cos'e' miuzik?| staff/contact us | advertise with us