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Function - The Secret Miracle Fountain - CD |
Dopo alcuni lavori (su cassetta e CDEP), l’australiano Matthew Liam Nicholson (il responsabile della sigla Function) approda all’album di debutto, registrato in diversi paesi (America, Giappone, Italia, India, Australia, Inghilterra, Belgio ecc.) con l’aiuto di una quantità notevole di musicisti (quasi una trentina, tra i quali ritroviamo Chris Smith, già dietro etichette quali Fat Cat ed Emperor Jones, Stuart Dempster dei New Albion, Lakshmi Shankar & Subash Chandran).
Non si può di certo dire che a livello sonoro l’album lasci a desiderare (oltre alle voci presenti in diversi occasioni vengono utilizzati, a seconda delle tracce, gli strumenti più disparati: chitarra acustica ed elettrica, basso, batteria, percussioni, violoncello, tromba, piano, trombone, flauto, harmonium, violino, banjo, arpa, corno francese e altro ancora).
Ma a dare un’impronta decisiva a “The Secret Miracle Fountain” è la componente elettronica (via laptop, samples e file recordings), che segna buona parte del disco con suggestivi tappeti ambientali ed erosioni glitch (“Beloved, Lost To Begin With”, “Prayer In Tonal Forest”, “Shards”, “Mad Light Obviating Things (Pt I & II”), “New Music For Bowed Animals”, “The Broken Shaman”, “Thunders Freshwater Tears”, la ‘ghost-track’).
Il resto ha a che fare con un folk-pop/rock sognante e melanconico, dal tipico afflato indie (“The Red Hook Overview”, “Unshaken (Positively Implacable)”, “The Wind Itself”, “City River Rock”, “Electric Outcome”, “Sinai (Freedom Doesn’t Care What I Do”).
(Locust/Goodfellas)
(4/5)
Massimiliano Drommi
- 3-4-2008
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