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Secondo capitolo (che segue “Aperitivo” del 2005) per Munk, progetto del tedesco Mathias Modica (è tra i responsabili dell’etichetta Gomma, considerata da molti una sorta di DFA teutonica).
“Cloudbuster”, nel suo complesso, fa molto dancefloor: non è di certo una scoperta, dato che l’album in questione non fa altro che ribadire le tendenze musicali del nostro.
A parte le solite ovvietà disco che poco dicono (“Live Fast! Die Old!”, “Down In L.A.”, “You Never See Me Back Down”, “The Rat Race”), troviamo trasfigurazuioni funky (“Under Kontrol”), ‘scollature’ electro (“No Milk”), straniamenti vagamente trip-hop (“Bohemian Mud Strut”), visioni minimal-techno attraversate da assoli pacchiani – sembrerebbe – di chitarra (“Monopteros”) e apetture sonore lussureggianti (la conclusiva “The Knights Of Heliopolis”). Tra gli ospiti ci sono Busy P e Matty Safer (The Rapture).
(Gomma/Family Affair)
(3/5)
Massimiliano Drommi
- 23-9-2008
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