Imps - Bring Out The Imps - CD

Dall’incontro tra i due Minilogue Sebastian Mullaert
(viola, moog, rhodes, synth, computer) e Marcus
Henriksson (drum machine, computer) con Ian
Chaplin (sax, rodhes, batteria, percussioni) e
Philiph Rex (basso, chitarra, drum machine)
nasce il progetto Imps, e “Bring Out The
Imps” è il disco di debutto, caratterizzato
da sonorità d’impronta elettronica/jazz.

Si parte nel migliore dei modi con “Second Track”,
dove una ritmica gommosa quasi hip-hop si mescola
a suoni ‘improbabili’ che vanno e vengono, confluendo
all’interno di scenari chiaroscurali. In “Almost Live But
Definitly Plugged” affiorano movenze electro e un basso
in botta funky.

Poi abbiamo field recordings, velluti ambient, ritmiche
tribali e aromi orientali (“Heaven And Bagpipes”), impasti
groovy e bollori wha-wha (“Get A Grip”), atmosfere
desertiche (“Lost In Rostanga”), una clamorosa caduta
di stile (la dance del tutto superflua di “Uncle Limps
(Turkish Version)”), reiterazioni ambientali e romaticismi
jazzy (“Bubble And Squeak”), grigiori atmosferici e
(nebulose) suggestioni filmiche (“Jontys Way”).
Una collaborazionae fruttuosa, senza alcun
dubbio.

(Mule Electronic/Family Affair)

(4.5/5)

Massimiliano Drommi

- 5-1-2009

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