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Provenienti dalla scena breakbeat U.K. i Diverted, dopo svariati E.P. e lavori di remix (tra gli altri per Thee Earls, Radioactive Man, Myagi, General Elektric, Groove Diggerz, Tom Tonic, Beat Assassins), mettono a punto il loro album di debutto basato su delle esibizioni dal vivo (hanno anche jammato con Minuit, Bastila, The London Breakbeat Orchestra).
Ne combinano un po’ di tutte i colori ‘sti qua: saranno pure affari loro, ma la credibilità nei loro confronti è bella che persa. “Get Loud”, con il suo impianto sonoro reiterato, gira nel verso giusto; i ticchettii glitch e gli accordi di chitarra iniziali di “Try As You Might” sono quasi quasi carini; i synth corrosivi di “Rogue Devices” si fanno sentire, ma quel dubstep deboluccio (“Visions”), quella melassa downtempo con tanto di sax banalotto e vocalist di maniera (“Summer Hiding”) lasciano non poco perplessi.
(Air Recordings/Family Affair)
(3/5)
Massimiliano Drommi
- 11-2-2010
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