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Dopo gli EP “Cubensis” e “Los Demonios De La Lengua” il manipolatore elettronico messicano Israel Martínez, in arte semplicemente Israel M, realizza il full-length di debutto.
Attraverso samples (ci sono estratti da “Wasserklavier” di Luciano Berio e da “Del Olvido Al No Me Acuerdo”, un documentario di Juan Carlos Rulfo), field recordings e suggestioni elettroacustiche, vengono create scurissime tessiture ambientali dalle screpolatore noisy e glitchy, prossime alla rarefazione totale.
Lo scenario dipinto è alquanto algido, ma le risacche sonore prodotte riescono a catturare dispensando fascinose sensazioni di stasi onirica.
“Niza” poggia su un drone acido che cresce lentamente per poi sparire all’orizzonte; “Lirbha” è uno sfrigolio di microsuoni infettanti; “Mitah” porta con sé cupe risonanze murcofiane; “Dunhia” riflette malinconie post-punk; “Riaiah” esplora spazi siderali; “Hima” è un raggelante flusso dronato. Masterizza Fernando Corona (Murcof).
(Aagoo)
(4/5)
Massimiliano Drommi
- 10-9-2010
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