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Sufjan Stevens -The Age Of Adz - CD |
Premetto di non essere un estimatore del songwriter statunitense, né tantomeno uno di quelli convinti che l’uomo in questione sia un’importante figura chiave della musica indie degli ultimi anni; tuttavia quanto appena espresso di certo non andrà ad intaccherà (più di tanto) le mie considerazioni relative a “The Age Of Adz”.
Se l’obiettivo di Sufjan Stevens era spiazzare, stupire, darsi uno scossone, lanciarsi nel vuoto senza paracadute, mettersi in discussione, stravolgere il consueto impianto sonoro proponendo materiale dal taglio ‘sfuggente’ e insolito, allora la missione è da considerarsi riuscita.
Intendiamoci: l’album non rivela alcuna sconvolgente verità, solo che qui il caratteristico folk-pop orchestrale del nostro è messo a dura prova da insidiose componenti elettroniche (e vai, c’è posto anche per un vocoder!) che conferiscono alla raccolta un senso alquanto straniante.
Non tragga in inganno l’iniziale, accorata e pregevole “Futile Devices”; poi il paesaggio cambia improvvisamente, trasformandosi in un marasma di suoni pasticciati dove la megalomania di Sufjan Stevens si palesa senza troppi freni inibitori (i 25 minuti di “Impossible Soul” fanno riflettere a tal proposito). Ai fans l’ardua sentenza.
(Asthmatic Kitty/Goodfellas)
(3.5/5)
Massimiliano Drommi
- 30-1-2011
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