Jessie Evans: in tour ad aprile

V 13 // Foligno // Serendipity
G 19 // Milano // Magnolia
V 20 // Salerno // Linea D'Ombra Festival
S 21 // Roma // Init

Benvenuti nel mondo di Jessie Evans, il nuovo uccello del paradiso del pianeta pop! Originaria di San Francisco, California, da diversi anni Jessie ha trovato casa nella multiforme scena musicale berlinese. Prima di dar vita alla sua carriera solista ha collaborato come cantante e sassofonista con Hanin Elisa (Atari Teenage Riot), con Bettina Köster (Malaria!) nel progetto Autonervous, Glass Candy, Subtonix e The Vanishing.

Nel suo progetto solista è accompagnata dal batterista Toby Damit (Iggy Pop, Swans, Residents), con il quale ha dato vita al suo album di debutto, “Is It Fire?” (Fantomette Records, 2009),che vede la partecipazione di Martin Wenk (Calexico), Budgie (Siuxie and The Banshees), Thomas Stern (Einsturzende Neubauten, Crime and the City Colution) e Namosh, ed è prodotto da Pepe Mogt (Nortec Collective).

L'album è stato registrato tra Berlino e il Messico, “Lì abbiamo lavorato con Pepe Mogt del Nortec Collective, che è stato un'enorme influenza sul sound e sulle vibrazioni dell'album. Ascoltavamo un sacco di mariachi, e qualsiasi cosa trovassimo nelle stazioni di servizio. La scena elettronica in Messico è interessante. Stanno uscendo dei suoni veramente nuovi, un mix di suoni tradizionali e moderni.

Bands come Afrodita, Nortec Collective, Sonido Desconocido”. In Is It Fire Jessie accantona parzialmente la cattiveria punk new wave per abbandonarsi a suggestioni latineggianti “da quando vivo a Berlino (che è una città molto dark!) ho iniziato a desiderare qualcosa di più tropicale. La musica è come sognare. Dipingi un'immagine di dove vorresti essere, e poi è li che ti trovi”.
Con il suo charm sensuale quanto dissacrante, Jessie ci introduce in un ambiente esotico composto di ritmi latin-jazz, afro beat, punk, cabaret e no-wave: sassofoni, trombe e percussioni, come uno stormo di uccelli, attraversano lande vagamente familiari ma di fatto spiazzanti, un deja-vu sonoro di un onirico mondo del desiderio, dove lasciarsi catturare da sensazioni primordiali dimenticate.
All’uscita di “Is It Fire?” è seguito un interminabile tour tra Europa e Messico, Argentina e Uruguay, ed oggi Jessie, sempre con Toby, ha quasi completato la registrazione del suo prossimo album (previsto per la primavera 2012, per Fantomette Records, l'etichetta della Evans), al quale hanno contribuito, tra gli altri, Steve Mackay (sassofonista di Iggy and The Stooges), Warrior Queen (Jamaica/UK/Soul Jazz Records), Jimi Tenor e Sonido Desconocido che si preannuncia come un mix di Disco, Pop Soul, New wave e Afrobeat. L'album verrà anticipato dal singolo Don't Be Bot.

Tra le molteplici e illustri collaborazioni (“È importante rendere merito a chi ha creato le fondamenta della mia musica, e il modo migliore è lavorandoci insieme”) quella con Lydia Lunch e Beatrice Antolini, Sister Assassin, ha portato di recente la Evans in tour in Italia nelle tre date di Roma, Milano e San Costanzo. Un progetto definito witchy, bitchy and sexy, che vede Lydia Lunch voce portante, Jessie Evans sassofonista e Beatrice Antolini batterista e percussionista. Pochi fronzoli e tanta atmosfera, per una futura produzione discografica che andrà ad arricchire un progetto underground sicuramente interessante e da seguire nella sua evoluzione. (comunicato stampa)

http://www.jessieevans.net
http://www.myspace.com/jessieevansmusic

- 31-3-2012

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