Ben Frost: una data a giugno

Venerdì 29 giugno @ Ravenna Festival - Ravenna

Nell'ambito della rassegna 'weird tales' Ravenna Festival presenta
in anteprima italiana Ben Frost nell'esclusiva formazione a tre con
Shahzad Ismaily (batteria e synth) e Borgar Magnason (contrabasso)

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Musicista, compositore e produttore australiano con base a Reykjavìk, Ben Frost si muove su territori di difficile classificazione tra ambient, drone e musica minimalista. Nel 2007 il suo album "Theory Of Machines" lo porta all'attenzione della critica specializzata: la rivista inglese The Wire lo dipinge come Arvo Pärt arrangiato da Trent Reznor (“Il potere emozionale della musica di Frost viene precisamente dal netto contrasto tra il materiale musicale estremamente semplice e i micidiali strumenti virtuali che inventa per performarla”). Ma è l'ultimo "By The Throat" (2009), album intenso e stratificato, a consacrarlo come uno degli autori più all'avanguardia nel mondo della musica elettronica sperimentale contemporanea (NME: “un disco profondo, spietato, brutale e bellissimo, pieno di complessi intrichi che non vi lasceranno andare”).

Le composizioni musicali di Frost sono create con acuta consapevolezza dell'ascoltatore e di quelle che sono le soglie confortanti dell'ascolto, attraverso l'esplorazione di picchi di pitch e volume.

Questa intensa fisicità ha portato la sua musica dentro gli spazi delle gallerie e ispirato alcune produzioni di danza contemporanea, da parte per esempio della Chunky Move, la Compagnia Islandese di Danza Contemporanea, nonché degli acclamati coreografi Erna Ómarsdottír e Wayne McGregor.

D'altro canto quella vena drammatica, remota e isolazionista che lo contraddistingue, ha portato Ben Frost a comporre colonne sonore per il cinema e a collaborare con artisti del calibro di Amiina, Ghostdigital, progetto dell'ex-Sugarcube Einar Örn Benediktsson, Nico Muhly e Björk. E' inoltre uno dei più validi collaboratori del produttore e compositore islandese Valgeir Sigurðsson, fondatore della Bedroom Community, con cui ha recentemente pubblicato l'album "music for Solaris", rivisitazione del celebre capolavoro di Tarkovsky, in collaborazione anche con il compositore islandese Daniel Bjarnasson, a seguito di un lavoro commissionato dall'Unsound Festival di Cracovia.

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Le collaborazioni di Shahzad Ismaily sono innumerevoli e prestigiose, Laurie Anderson, Lou Reed, Tom Waits, Jolie Holland, Laura Veirs, Bonnie Prince Billy, Faun Fables, Secret Chiefs 3, John Zorn, Elysian Fields, Shelley Hirsch, Niobe, Will Oldham, Nels Cline, Mike Doughty (of Soul Coughing), Graham Haynes, David Krakauer, Billy Martin (of Medeski Martin and Wood). Dopo aver conseguito una laurea in biochimica, ha appreso da autodidatta la musica e la composizione, imparando a suonare il basso elettrico, il banjo, il flauto, l'armonica, strumenti a percussione vari, synths analogici e drum machines. Oltre a questo è compositore di colonne sonore per teatro e cinema ed è stato insegnante presso il Centro d'Arte di San Francisco nel 2008.

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Borgar Magnason ha partecipato a varie registrazioni della Bedford Community. E' compositore e autore di musiche per concerti e performances, come quella dal titolo I Have Not A Dream #4 che lo ha visto protagonista alla 7'' Biennale di Venezia lo scorso aprile, in cui le proiezioni su una scenografia di schermi si intrecciavano alle sue sperimentazioni sonore.
(Comunicato stampa)

http://www.ethermachines.com

- 4-6-2012

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