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We Were Promised Jetpacks: in Italia |
Mercoledì 23 Luglio - PADOVA, Radar Festival/Parco delle Mura
Sono al secondo album. Il primo, These Four Walls (2009), pure edito dalla Fat Cat Records, li aveva promossi con buoni riscontri specie oltreoceano (numero 27 in una delle classifiche specializzate di Billboard).
In The Pit Of The Stomach, registrato nello studio dei Sigur Ros immersi nella natura selvaggia e gelida dell'Islanda, risente, nella scrittura e nell'impostazione sonora, dell'intensa attività live che ha preceduto la registrazione dell’album. I WWPJ accentuano le caratteristiche salienti del loro sound: l'aggressività ritmica in 4/4 coi timpani sparati in sedicesimi, l’alternanza di brevi pause a inesauste ripartenze, le chitarre massicce e stratificate dalla distorsione che conservano, tuttavia, una discreta pulizia armonica di fondo, le linee vocali stentoree e teatrali del cantante Adam Thompson. L'album ha il pregio di essere ben suonato e ben prodotto (da Andrew Bush e Peter Katis, quest'ultimo particolarmente apprezzato per il suo lavoro in studio con National e Interpol). Le fragorose performance live riecheggiano l'energia dei colleghi scozzesi Mogwai e un pop comparabile a quello dei Foals o dei Bloc Party, e come In The Pit Of The Stomach dimostra, WWPJ di soppiatto sono diventati una rock band matura – più forti, più selvaggi, più colti, ferocemente melodici, energicamente pacati. (Comunicato Comcerto)
http://wewerepromisedjetpacks.com
http://www.comcerto.it
- 22-5-2014
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