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Songs:Ohia-Didn't It Rain-Cd(Secretly Canadian/W'N'B) |
C'era da aspettarselo.
Jason Molina non ama proporre ogni volta lo stesso album;
lo aveva già dichiarato ultimamente evidenziando la sua
istrionica indole nel voler diversificare necessariamente
l'attitudine espressiva,quasi a voler ricoradare la sua
non dipendenza da stereotipi già definiti,ma ben amalgamati,
alla fin fine,con caratterizzazioni caratteriali che rimandano
a 'standard' ben precisi nella struttura del dna.
L'artwork di copertina,senza colpi di scena,rimanda direttamente
alle desolazioni notturne tipiche dei Black Heart Procession;
il senso di smarrimento mai svanito,accompagna già
l'iniziale "Didn't It Rain",ed è facile intuire
subito la ragione che diversifica questa nuova raccolta
di canzoni dal precedente album in studio "Ghost Tropic",
giocato su 'equivoci sperimentali':il ritorno alle quotidiane
origini non lo si può mai sopprimere,è parte integrante della
personalità di ogni individuo.
Così la scarna successiva "Steve Albini's Blues" ricalca
la tristezza infinita che non ha luogo,prestando attenzione
all'incessante scorrere del tempo,restando attoniti.
"Ring The Bell" è un folk in omaggio a strane entità,
una litania che non si azzarda a definire 'malefica',
forse solo un piccolo solco scavato nell'intimo più
profondo.
Con "Blue Factory Flame" ci si avvicina alla dimensone
'live' proposta nell'ultimo "Mi Sei Apparso Come Un Fantasma";
la concomitanza con una batteria e con una suadente voce
femminile,presente in diverse occasioni nelle canzoni dell'album,
riecheggia inossidabili istantanee come "Being In Love".
"Blue Chicago Moon" spegne le luci,senza abiti addosso,
il cuore che batte forte,tutta l'oscurità e la desolazione
chissà se un giorno avranno fine.

by Massimiliano Drommi - 6-4-2002
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