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Arab Strap-Monday At The Hug & Pint-CD |
Continua il sodalizio artistico tra Aidan Moffat e Malcom Middleton a due anni di distanza da "The Read Thread",dopo essersi entrambi confrontati con dei lavori solisti che sono serviti a promuovere da vicino ambizioni personali non esattamente riproducibili nel loro progetto principale,lasciando in tal modo che la libera espressione prendesse del tutto piede senza vincoli e senza preconcetti di sorta.
Il ritorno in 'famiglia',dopo un girovagare introspettivo nelle regioni ignote del proprio ego,taglia il traguardo del quinto album in studio, e ci informa che in fondo Malcom e Aidan non sono cambiati pił di tanto,anzi sono rimasti gli stessi, casomai aggiustando il tiro in una direzione sonora maggiormente attenta agli arrangiamenti,curando i dettagli,con il solito approccio spartano ed essenziale.
Gli struggenti svolazzi d'archi(violino e violoncello) emergono in diversi episodi prepotentemente,lasciando a volte eccessivo zucchero sulle labbra,ma l'incisivitą delle liriche riesce ancora ad ipnotizzare,ad entusiasmare, e nella peggiore delle ipotesi a deprimere.
"Monday At The Hug & Pint" vive di meravigiosi scenari sdolcinati e romantici come "Meanwhile,At The Bar,A Drunkard Muses" e "Who Named The Days",in contrasto con i cupi assalti noise contenuti nella temibile "Fucking Little Bastards",incrociando le pulsazioni dance di "The Shy Retier" e gli scorci lunari di "Peep-Peep" e "Glue";pescando tra i ricordi in "Act Of War" con splendida arte pop,tornando indietro negli anni con il nostalgico approccio acustico sad-folk di Malcom in "The Week Never Starts Round Here".
Partecipano alle session di registrazione,tra gli altri, Bill Wells(Bill Wells Trio),Barry Burns(Mogwai),Conor Oberst e Mike Mogis(Bright Eyes).
(Chemikal Underground/Audioglobe)
by Massimiliano Drommi - 22-4-2003
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