Janet Bean And The Concertina Wire-Dragging Wonder Lake-CD

Janet Bean la ricordiamo splendidamente dietro ai tamburi
e alla voce negli Eleventh Dream Day,ma poco avremmo
scommesso su un suo ruolo di primo piano come accade in
questa circostanza in compagnia di un gruppo di musicisti
di Chicago,i Concertina Wire.

Janet Bean ha volontà e capacità di adagiarsi su un
background decisamente vario con lodevole consapevolezza,
ma c'è da aggiungere che non tutto le riesce a pieno,
anche se comunque le va riconosciuto il merito di adeguare
questo modus operandi alle diverse atmosfere dell'album
con un polso fermo e deciso.

Si parte con la solitaria intro pianistica di "Suddenly",
e subito dopo "All Fools Day",carica di trasparenze southern
e solarità soul,in collisione con gli echi alla Mark Lanegan
di "The Bluebird's Spindle" e con il mood da crooner in
stile Tindersticks di "One Shot",scendendo fino al country
alla Cash di "Cutters,Dealers,Cheaters".

Il meglio di "Dragging Wonder Lake",tuttavia risiede nelle
ballate 'jazzy' "Spot Of Spite" e "Soldier",commovente,che
rimanda ai Devics più avvilenti;persino una puntatina in
ambiti cupi e tenebrosi("The Good Song,That's Why I Love The
Mankind"),ma è necessaria una ragionata scelta stilistica.

(Thrill Jokey/Wide)


by Massimiliano Drommi - 19-9-2003

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