Grails-The Burden Of Hope-CD

Da Portland il debutto di un quintetto che annovera nel proprio
organico musicisti impegnati anche con formazioni come Holy Sons,
Moss Icon e Jackie-O-Motherfucker.

Accorciamo subito le distanze,definendo chiaramente i connotati:
si tratta di musica strumentale,ma non quella che solitamente
per convenzione definiamo post-rock,molte lungaggini prog ed
innumerevoli sbadigli annessi.

Strutturalmente parlando,i Grails non sono completamente
all'oscuro degli stilemi del genere,e optano per un sound noir
e spettrale,coinciso e sanguigno,che non lascia a desiderare
nelle sue sinistre evoluzioni chiaroscurali.

Rintocchi stregati di pianoforte,silenzi,minimali arpeggi di
chitarra;un violino che produce sterminate malinconie,melodie
austere ma avvolgenti,che proiettano dove pulsa il cuore delle
enormi distese.

Non a caso vengono in mente gli australiani Dirty Three,magistrali
interpreti di spazi senza confini.L'album contiene,inoltre,una personale rivisitazione di "Space Prophet Dogon" dei Sun City Girls.

A volte sono sufficienti pochi elementi combinati assieme per
erigere maestose cattedrali,e "The Burden Of Hope" risponde
pienamente alle nostre esigenze.

(Neurot/Goodfellas)



by Massimiliano Drommi - 30-1-2004

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