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L'impressione che si ha ad un primo ascolto del nuovo album degli Enon,viene ampiamente confermata anche dopo ulteriori verifiche:ovvero che ci si ritrova ad esplorare una raccolta di brani non necessariamente legati l'uno all'altro da un genere di riferimento preciso.
Fattore determinante a vantaggio del trio newyorchese,che in vena di ecletticità varie finisce per eludere le categorie, sfociando in una commistione di varie influenze senza imperativi o restrizioni di sorta.
I risultati non tardano ad arrivare,evidenti e lapalissiani: equamente gli Enon operano dei distinguo,e si gettano a capofitto tra le maglie dell'indie-rock,oppure abusano di sintetiche sonorità di synth virando in direzione elettronica.
Pertanto i due ambiti restano separati,a parte qualche impercettibile sfumatura.E c'è l'imbarazzo della scelta:ci si può abbandonare alla sensuale voce dell'esotica Toko Yasuda (ex-Blonde Redhead e The Lapse)che governa i momenti di taglio electro("Shave","Daughter In The House Of Fools","Monsoon", "Mikazuki" con tanto di testo in giapponese);o diversamente al cantato risoluto di John Schmersel(ex-Braniac)che si impasta le mani con ruvidezze marcatamente rock/post-punk ("The Power Of Yawning","Utz","Litter In The Glitter").
Ma i due si incontrano anche ai microfini("Murder Sound", "Candy","Startastic")ed è sempre un piacevole sentire. Stuzzicante e sincera flessibilità pop.
(Touch & Go/Wide)
by Massimiliano Drommi - 21-2-2004
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