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I due Isan Robin Saville e Antony Ryan(Readind,GB),li ricordiamo tra i pił cerebrali esponenti di quella scena elettronica perennamente avvolta da trame algide e distaccate, che nulla concede 'all' emozione umana' e tutto riserva al laptop;quale oggetto utile per mascherare 'informazioni mentali' difficilmente processabili senza l'ausilio di codici informatici.
Nessuna catastrofe,sostanzialmente,e se pur l'impianto generale di "Meet Next Life" riveli la consueta impostazione sintetica, si delinea una sorta di 'connessionismo' di fondo;che con le dovute cautele finisce per assorbire elementi appartenenti ad un'area d'estrazione diversa(che comprende chitarra,glockenspiel..), strappando interpretazioni sonore che spaziano in alcuni frangenti verso lidi indietronici sommessi,focalizzati su di un apparato maggiormente riflessivo.
I tratti caratteristici e 'dinamici' dell'album,tuttavia risiedono soprattutto nella struggente ed evocativa reiterazione melodica di "Birds Over Barges",e nella fascinosa 'fluttuazione' anni '80 di "Gunnera".Altri episodi come "Snowdrops And Phlox", "Willowy" o la title track,sono invece 'gocce ambientali' che evaporano un istante prima di toccare terra.
(Morr Music/Wide)
by Massimiliano Drommi - 10-3-2004
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