Sun Kil Moon-Ghosts Of The Great Highway-CD

Divo minore del grande schermo(le apparizioni in "Almost Famous" e "Vanilla Sky" di Cameron Crowe)e in prima istanza autore di
almeno un paio di dischi tra i più affascinanti e significativi
degli anni '90 con i Red House Painters,Mark Kozelek,in seguito
ad alcune pubblicazioni soliste,decide dopo diverso tempo di ricostituire una nuova band;avvalendosi del supporto di Anthony Koutsos(RHP),Tim Mooney(American Music Club),Geoff Sanfield e di
un trio d'archi del conservatorio di San Francisco.

"Ghosts Of The Great Highway" recupera,come era dopotutto lecito
aspettarsi,incantevoli sequenze estrapolate all'immginario della
tradizione americana(il folk),tanto cara a Mark Kozelek;passando attraverso sonorità più robuste(il rock),orchestrali e placide.

E se "Glenn Tipton",posta in apertura riesce ad incantare con
accordi solari di chitarra acustica,dalla melodia che sprofonda
nel cuore;allo stesso modo la successiva "Carry Me Ohio" s'impadronisce del nostro intimo,proiettandoci per pochi istanti
dove solitamente confiniamo certe sensazioni grigie e malinconiche.

"Salvador Sanchez" e "Lily And Parrots" sono gli episodi dall'impronta abrasiva ed urgentemente elettrica,piuttosto
intriganti,e "Si,Paloma" uno spensierato 'intrattenimento'
folcloristico.Mentre "Duk Koo Kim",traccia lunga dalle
insinuanti dinamiche,è simile ad un immenso oceano azzurro
visto dall'alto.

(Jetset/Wide)











by Massimiliano Drommi - 18-3-2004

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