|
|
|
Pan American-Quiet City-CD+DVD |
Affiancato da un'eccellente parata di musicisti provenienti dalla scena impro/alt-rock chicagoana come Charles Kim(Sinister Luck Ensemble,Boxhead Ensemble),Tim Mulvenna(Vandermark 5,Jep Bishop Trio/Quartet),Steven Hess(Hat Melter,Bosco & Jorge, Aluminum Group)e David Max Crawford(Poi Dog Pondering,Wilco, Stereolab),si riaffaccia nuovamente Mark Nelson.
E da qui torniamo a tirare un piccolo sospiro di sollievo, dopo l'algido pulsare di "The River That Made No Sound" del 2002.Sì perché "Quiet City" segna un (parziale)ritorno all'utilizzo di una strumentazione classica(chitarra,batteria, tromba...),pur sempre 'vincolata' dalla mediazione del laptop.
In attesa di una ricomparsa dei Labradford(semmai avverà),c'è da crogiolarsi non poco con il quarto album di Mark Nelson,che ha tra l'altro anche deciso di ripristinare il suo peculiare e e discreto cantato,o per meglio dire il suo confidenziale modo di sussurrare fragili parole.
Sin dalle prime battute(gli arpeggi della sei corde in "Begin") si fa strada una sottile vena introspettiva che rimanda direttamente ai Labradford,sensazione ricorrente in diversi frangenti del disco.
Dove fascinose ambientazioni notturne si sciolgono attraverso romantici input passionali("Lights Of Little Towns"),tra gelide folate isolazioniste("Wing","Shining Book"),spiragli onirici ("Inside Elevation"),squarci desolanti("Het Volk")e timide ma ambiziose manovre d'avvicinamento verso l'estetica 'pop'("Lights On Water").Disponibili anche dei filmati in DVD(in abbinamento con le tracce audio del CD)diretti dallo stesso Mark Nelson in collaborazione con Annie Feldmeier.
(Kranky/Wide)
by Massimiliano Drommi - 6-11-2004
spedisci
questa recensione ad un'amico commenta questa recensione: vai al forum
|
|
|
|
n
e w s l e t t e r
|
Per
notizie sempre fresche, barzellette, curiosita' ed altro ogni lunedi.
Iscriviti, e' gratis!
|
|