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The Great Crusades-Welcome To The Hiawatha Inn-CD |
Sotto la supervisione di Blaise Barton(servizi prestati per gente come Bob Dylan e Liz Phair),i Great Crusades giungono alla quarta prova(in precedenza "The First Spilled Drink Of The Evening" del 1998,"Demage Goods" del 2000 e "Never Go Home" del 2002)registrata a Chicago presso il Rax Trax Studio.
Si respira un'aria tipicamente provinciale in "Welcome To The Hiawatha Inn",un'aria densa e fumosa 'adatta' agli ambienti chiusi.Di quelli in cui,in mancanza di altro da fare,si inganna il tempo ingurgitando bicchieri di un qualsiasi whiskey.
Dove a volte si finisce per stazionare ore intere,nel tentativo di scacciare via impressioni negative e tristi spauracchi causati da delusioni o incomprensioni.Storie di vita quotidiana vissute sulla pelle,o prossime venture.
Che si riversano all'interno di struggenti ballate ("Pilsen")che per brevi istanti catapultano la memoria ai Thin White Rope("Elizabeth"),tra veraci rock'n'roll screziati di country("Spinnin' Head")e country-western ("November").
Oltre a meste fughe pianistiche di inconfutabile derivazione waitsiana vecchia maniera(il primo segmento di "No Lover To Mourn"),sanguigni soli chitarristici ("I Wish You(Portland Sun)")ed inaspettate aperture d'archi("St.Christopher Street").
(Glitterhouse/Venus)
by Massimiliano Drommi - 27-12-2004
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