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Capitolo primo per gli statunitensi Enablers,composti da musicisti come Yuma Joe Byrnes,Joe Goldring,Kevin Thomson(già dentro formazioni quali Tarnation,Swans e Toiling Midgets)e (soprattutto)dallo scrittore Pete Simonelli.
Difatti è proprio quest'ultimo ad imprimere un marchio distinguibile e personale alle composizioni, vestendo i panni di 'voce narrante' decadente e metropolitana,magnetica,palesemente intaccata da un esuberante e smodato uso di nicotina.Da Lou Reed in avanti,attraverso lerce inflessioni waitsiane.
Un ruolo centrale è riservato ai testi,dai contenuti oscuri ed espliciti,strazianti e tormentati,imbevuti di storie non esattamente liete.
Il corredo musicale,funzionale e graffiante,lascia ampio spazio sia a dolenti momenti di placida quiete (caratterizzati da arpeggi e distese atmosferiche) che a deflagranti impennate soniche(infettate da distorsioni abrasive e schizzi di feedback). C'è della sostanza in "End Note".Ne prendiamo nota.
(Neurot/Goodfellas)
by Massimiliano Drommi - 12-1-2005
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