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Affiancati in fase di registrazione da Charles Burst (nel curriculum prestazioni per Black Dice, Gang Gang Dance e The Double), i newyorkesi Psychic Ills realizzano l'album d'esordio dopo un 7" ("Mental Violence I") ed un EP ("Mental Violence II: Diamond City", che include tra l'altro un remix curato da Sonic Boom), sempre in vinile edizione limitata.
In effetti, la presenza dell' ex Spacemen 3 nel secondo mini appena menzionato credo non sia stata per nulla casuale, anzi, direi fortemente voluta.
Il quartetto, difatti, non fa mistero delle proprie influenze, dimostrando di avere le idee chiare circa lo spettro sonoro da utilizzare per dare forma alle composizioni, contrassegnate da trasversali dilatazioni psichedeliche ed eteree deviazioni ipnotiche.
Tribalismi e strascichi folk ("East"), improvvisazione ed indolenza british ("Electric Life"), voce remota e circolaritą interminabili ("January Rain"), pulsazioni invasive (il segmento iniziale di "I Knew My Name"), vertigini dream-pop ("Another Day Another Night"). Provvidenziali.
(The Social Registry/Wide)

e-mail: antillegroup@hotmail.com
by Massimiliano Drommi - 18-5-2006
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