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Cesare Basile - Hellequin Song - CD |
Secondo capitolo su Mescal per Cesare Basile sotto l'egidia di John Parish. Sono trascorsi due anni dallo stupendo "Gran Calavera Elettrica", e ora è il momento di sondare il suo successore, suggestivo ed impressionante solo ad una prima, superficiale lettura.
Ad andare in frantumi, in prima istanza, è proprio il titolo dell'album, che suggerisce divagazioni anglofone che paventavamo ma che non speravamo potessero attecchire così blandamente.
Invece di tentare in via definitiva la carta della consacrazione come eccellente cantautore dalle radici ben salde nella terra d'appartenenza, il catanese decide di ripiegare sul compromesso delle liriche allestite sia in italiano che in inglese.
Che piaceranno ad un pubblico differente, certamente, ma che non coincidono esattamente tra di loro, perdendosi ed annullandosi in uno scambio 'a fondo perduto'.
Tuttavia, a permanere sono le atmosfere stringenti e spaesanti, ricolme di desolazione e di umanità sventrata, in un connubio dai connotati caratteriali tetri e svilenti; tra un giro di valzer in stato di ubriachezza ("Il Deserto"), rifiniture post-rock ("To Speak Of Love") e ballate pianistiche grondanti lacrime ("Usa Tutto L'amore Che Porto"). Un disco dalle buone intuizioni, ma inevitabilmente di transizione.
(Mescal)
e-mail: antillegroup@hotmail.com
by Massimiliano Drommi - 28-5-2006
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