Germania
(colonia romana), 176 d.C. Commodo ha preso il potere uccidendo
il padre Marco Aurelio, ma nessuno è a conoscenza del brutale
assassinio, tranne il comandante delle truppe Massimo. Egli
doveva essere il prossimo imperatore, designato dallo stesso
Aurelio al posto del figlio Commodo. Per questo segreto
Massimo è condannato a morte da Commodo, ma riuscirà a sfuggire
alla decapitazione e a giungere alla sua casa, dove sua
moglie e il suo figlioletto sono stati barbaramente crocifissi
e bruciati vivi. Massimo giura vendetta. La sorte fa sì
che egli venga fatto prigioniero in Africa, dove si trasforma
in un gladiatore invincibile, battendo così i migliori lottatori
africani e raggiungendo con la sua fama la stessa Roma:
lì viene portato per combattere, e lì finalmente calmerà
la sua implacabile sete di vendetta.
Questa
a grandi linee la trama del film, diventato quasi un cult,
del regista altrettanto cult Ridley Scott . Una trama avvincente,
piena di avventure, sangue e scene drammatiche. Un attore
straordinario (Russell Crowe), un montaggio mozzafiato nelle
scene di lotta e centinaia di comparse. Il tutto coronato
da effetti speciali mai visti prima d'ora, per la realtà
con i quali ricreano la Roma antica e le sanguinose battaglie
all'inizio del film (a confronto quelle in "Braveheart"
fanno ridere!). Per non parlare degli scontri tra i gladiatori
nel Colosseo, resi ancora più coinvolgenti grazie agli strepiti
della folla, alla ferocia delle tigri impiegate nei combattimenti
e alla coreografia dei combattenti (soprattutto quella di
Crowe).
"Il
Gladiatore" è un film che sarà sicuramente ricordato nel
futuro, come noi ricordiamo oggi i capolavori degli anni
'50, quali "Benhur" e "Quo vadis?". In effetti il film di
Scott è riuscito a riportare alla vita non solo le battaglie
dell'antica Roma, ma anche i giochi di potere, la corruzione,
la tragedia per la perdita di soldati. Quindi un film non
solo di azione, non una di quelle "americanate" che fanno
solo audience.
Direi
piuttosto un "quasi-capolavoro". ****1/2
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Redazione Miuzik.com