Smashing Pumpkins - Machines of God

In seguito a numerosi cambiamenti avvenuti nel gruppo, il piu' drastico dei quali é stato senz'altro l'addio ai Pumpkins di D'arcy, Corgan e compagnia sembrano essere tornati, dopo la parentesi elettronica (e rilassante) di Adore, se non alle origini molto vicino.

Il nuovo album contiene suoni molto pił simili al grunge indy grezzo dei primi lavori (vedi "Gish" e "Siamese Dream") che non alle melodie orecchiabili con le quali hanno scalato le classifiche. Se vi é piaciuto "Mellon Collie and The Infinite Sadness" ma quando avete sentito Adore siete rimasti pietraificati allora questo fa per voi.

L'arrivo della bassista delle Hole non passa inosservato sotto il punto di vista musicale: sebbene Corgan sia sempre la mente del gruppo, si intuiscono dei cambiamenti abbastanza radicali, che li abbia contaminati con il sound delle Hole? Complessivamente, un album magnifico, un ottovolante di vocalitą rilassanti e riff nevrotici.

Schizzofrenico ****