Cinema - Stigmate

Ecco a voi il film più brutto dell'anno. Non ho molto da dire perché il film è stato abbastanza osceno da tentarmi di uscire a metà tempo (ma poi sono rimasto, dato che non avevo un cavolo da fare). Magari vi dico di che cosa parla, almeno vi rendete conto da soli di che colossale buffonata si tratta.

In poche parole: parla di una ragazza (Patricia Arquette) che viene posseduta dallo spirito di un prete che aveva ricevuto le stigmate mentre era in vita. La ragazza stessa riceve le stigmate: prima sui polsi, poi sui piedi, infine sul corpo, sulla schiena e sulla fronte. Tutto questo in scene sanguinolente e con una buona dose di patetiche convulsioni da parte della scellerata vittima: che si dimena, scalcia, lacrima sangue dagli occhi e parla con la voce dello spirito che la possiede. Questo accade sotto gli occhi atterriti di un prete che era stato mandato apposta per investigare sulla "santità" del mistero: un prete che beve whisky, fuma sigarette Pal Mall e ha la libertà di non mettere nemmeno l'abito talare.

Cosa può succedere in questa specie di parodia se non che lo stesso prete si innamora della ragazza? Ma certo, è ovvio, il film è così noioso in sé che per forza bisogna inserire anche questo avvenimento, che alla fine sboccia in una bella "limonata" tra prete e ragazza! Sconcertante e ridicolo, ve lo assicuro. Come se non bastasse, il sacro ricevimento delle stigmate viene trasformato nel film in un vero e proprio tormento dell'orrore: come se ricevere le stigmate fosse una punizione del diavolo, e non un dono di Dio!

Insomma, io non posso che augurare al regista e al produttore del film (nonché allo sceneggiatore) tanta buona fortuna, in quanto ne avranno bisogno per sollevarsi da una produzione così patetica e insensata.

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